martedì 11 ottobre 2011
Il discusso farmaco deve ora passare al vaglio del consiglio di amministrazione prima di arrivare in farmacia.
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La Commissione tecnico-scientifica (Cts) dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) sarebbe pronta a dare il via libera alla introduzione sul mercato farmaceutico italiano del controverso farmaco catalogato come «contraccezione d’emergenza», vale a dire la pillola dei cinque giorni dopo (ulipristal acetato, nome commerciale EllaOne). La riunione della Cts si conclude oggi, ma indiscrezioni raccolte dall’agenzia Adnkronos danno per certa l’autorizzazione. Per essere definitiva, la scelta dovrebbe essere poi sottoposta all’approvazione del consiglio di amministrazione (Cda) dell’Aifa, prima di essere poi pubblicata in Gazzetta Ufficiale. La prescrizione sarebbe però subordinata – come è stato indicato dal Consiglio superiore di sanità – all’accertamento dell’assenza di gravidanza in atto tramite test della proteina betaHcg nel sangue. Proprio sul meccanismo d’azione del farmaco si sono infatti sollevate molte perplessità: pur essendo catalogata nella contraccezione d’emergenza, la pillola ha efficacia fino a 120 ore dopo il rapporto potenzialmente fecondo. Non si può quindi escludere che in realtà l’effetto di evitare una gravidanza derivi non solo da un’azione contraccettiva (impedendo il concepimento) ma anche da un intervento sull’ambiente uterino in grado di impedire l’attecchimento di un embrione concepito: un’azione di fatto abortiva. Per i tempi burocratici e tecnici, l’azienda produttrice Hra Pharma valuta che la pillola possa essere in vendita nel nostro Paese «non prima di 4-5 mesi a partire dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale», come ha detto l’amministratore delegato Alberto Aiuto.
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