Il sottosegretario Alessandro Morelli - .
Alessandro Morelli, sottosegretario leghista alla presidenza, presidia Palazzo Chigi mentre Meloni è impegnata nella missione negli Usa.
Partiamo dal voto sulla Gpa, Morelli: come risponde a chi dice che quella passata l’altroieri alla Camera è una legge persecutoria?
Credo che in questa legge non ci sia nulla “contro” qualcuno. Anzi c’è tutto “pro” qualcuno, cioè i soggetti più deboli all’interno di un nucleo familiare, che sono i bambini, il cui primo diritto imprescindibile e naturale è quello di avere un padre e una madre.
Il governo ha promesso interventi a favore dei nuclei italiani, si arriverà al quoziente familiare?
Innanzi tutto va ricordato che il nostro governo è il primo ad aver preso atto, non solo a parole, dei dati inequivocabili sull’inverno demografico che stiamo vivendo e ad aver cercato di intervenire per invertire la rotta. L’approccio avuto finora è sempre stato quello di una vicinanza di facciata, a cui non è mai seguito un sostegno concreto. Con gli sgravi che sono previsti e le iniziative normative che abbiamo intenzione di mettere in campo, il nostro obiettivo è invece di aiutare tutte le famiglie e in particolare quelle con figli.
Ma in che modo?
Penso ad esempio ai contributi al lavoro, soprattutto quello femminile, per non costringere le donne a scegliere tra avere una famiglia e lavorare. Ma ovviamente non basta un provvedimento per invertire una rotta intrapresa da anni. Più in generale, credo che aumentare gli stipendi possa essere un grande aiuto e questo si può fare attraverso la Flat tax, ma anche con la detassazione degli straordinari, delle tredicesime e dei premi di produttività. Tutto questo contribuisce direttamente ad alzare i redditi e va quindi a vantaggio delle famiglie.
La realtà però è che molte persone scelgono di non sposarsi per avere vantaggi fiscali ed agevolazioni, per l’accesso agli asili nido per esempio. Secondo lei non sarebbe giusto aiutare chi sceglie di impegnarsi in un matrimonio?
Dobbiamo lavorare per dare a tutti i nuclei le stesse opportunità. L’auspicio del governo è quello di fare in modo che al centro venga messo sempre il bimbo. È chiaro però che veniamo da trenta anni di politica basata sul totale disinteresse rispetto alla famiglia e non è semplice cambiare direzione. Il nostro obiettivo è realizzare un progetto a lungo termine a favore della genitorialità, attraverso una serie di servizi in cui rientrano anche gli asili-nido.
Parliamo del Pnrr: la preoccupa il definanziamento dei provvedimenti in materia di rischio idrogeologico?
Il governo metterà in campo un progetto complessivo, attingendo ad altre risorse e facendo affidamento su altri fondi, anche europei, senza che venga pregiudicata la messa in sicurezza del Paese.
Rispetto alla delega fiscale, il prelievo forzoso sui conti correnti ha ricevuto molte critiche.
Credo che a fronte delle critiche vada premiata una riforma che definirei epocale nel suo approccio, perché inverte il rapporto tra Stato e cittadino attribuendo al Fisco, e non più al contribuente, l’onere della prova. È una delega fiscale basata sulla fiducia nei confronti del cittadino, delle imprese e delle famiglie. Peraltro faccio presente che i numeri sull’evasione fiscale strombazzati dalla sinistra sono figli esattamente di quella logica che stiamo cercando di invertire e che evidentemente non ha portato finora grandi risultati