Caiata, ora espulso dal M5S, con Di Maio (Ansa)
Fioccano le grane per i 5 Stelle, colpiti ancora una volta sui candidati partoriti dal web. A finire nel mirino, Salvatore Caiata, presidente del Potenza calcio e 'lucano dell’anno', presentato a suo tempo dallo stesso Di Maio con grande orgoglio e oggi pronto a 'fare le valigie'. Su di lui pende dal 2016 un’inchiesta giudiziaria per riciclaggio, avviata dalla procura di Siena, di cui erano all’oscuro i vertici del Movimento.
Dopo 'Rimborsopoli' e i candidati massoni, salta, dunque, un altro pezzo della compagine. «Al momento della sua candidatura, Caiata ci ha fornito tutti i documenti che attestano che la sua fedina penale è pulita». Ma in attesa che la magistratura faccia la propria parte, i pentastellati mettono fuori un altro pezzo del puzzle: «Per le nostre regole omettere un’informazione del genere giustifica l’esclusione da M5S», spiega Di Maio. E l’indagato si autosospende dal movimento.