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L'affluenza definitiva per le elezioni regionali nel Lazio è al 37,2%
, secondo il dato comunicato dal Viminale. Nel 2018, quando si votò insieme alle politiche, l'affluenza fu al 66,55%. Astensionismo record in particolare a Roma: ha votato solo il 33,11%, contro il 63,11% delle precedenti regionali del 2018. Un dato record di astensionismo, anche più delle ultime elezioni comunali di Roma dell'ottobre 2021 quando al primo turno andò a votare il 48,54% e al secondo turno il 40,68% degli aventi diritto.
In Lombardia si è registrata l'affluenza più bassa di sempre alle regionali, con il 41,6%. Fino ad ora il record negativo apparteneva al 2010 quando votò il 71,9% dei lombardi e il candidato del centrodestra, Roberto Formigoni, vinse su quello del centrosinistra, Filippo Penati. Anche allora la consultazione si svolse su due giornate, il 28 e il 29 marzo. L'ultima volta, nel 2018, si votò invece in una sola giornata, il 4 marzo, e l'affluenza arrivò al 73,1% ma le elezioni regionali erano 'trainate' dalle politiche (che si erano svolte lo stesso giorno). In quell'occasione Attilio Fontana, candidato del centrodestra, fu eletto governatore con il 49,6% dei consensi battendo Giorgio Gori, candidato del centrosinistra, e Dario Violi del Movimento 5 stelle. Il record negativo in assoluto per l'affluenza alle regionali spetta invece all'Emilia Romagna, dove nel 2014 andò alle urne solo il 37,7% degli aventi diritto.