giovedì 14 dicembre 2023
Superato il precedente primato pre pandemia. E nel totale non sono inclusi i fedeli che vi si recano per la preghiera. Confalonieri (Veneranda Fabbrica): è innanzitutto la cattedrale di Milano
Il Duomo visto dall'alto

Il Duomo visto dall'alto - Fotogramma

COMMENTA E CONDIVIDI

Le previsioni di questa estate sono state rispettate: il Duomo di Milano ha toccato il record di oltre tre milioni di visitatori dall’inizio dell’anno. Un dato da record per il complesso - che comprende la cattedrale, il museo e le terrazze - e che si conferma così il più visitato tra i monumenti del capoluogo lombardo. Ma non ci sono solo i turisti: a questi tre milioni vanno aggiunti i fedeli che vi accedono per la preghiera come ha detto Fedele Confalonieri, presidente della Veneranda Fabbrica, ricordando che si tratta in primis di un luogo di culto. Non si hanno ancora stime precise, tenendo conto delle numerose celebrazioni, ma potrebbe essere un altro milione in più. E la Veneranda Fabbrica - lo storico ente preposto alla conservazione e valorizzazione della cattedrale, istituito nel 1387 da Gian Galeazzo Visconti - è da sempre impegnata nella valorizzazione di un turismo di qualità e rispettoso di questo luogo.
Quest’anno si chiuderà quindi superando il precedente record pre pandemia del 2019, quando si era arrivati a 2,8 milioni di visitatori. Numeri poi crollati l’anno seguente: nel 2020 c’erano stati solo 600mila ingressi, concentrati soprattutto nei primi due mesi subito prima dello scoppio della pandemia, risaliti poi a 890mila nel 2021 e 2 milioni e mezzo lo scorso anno. La maggior parte proviene dall’estero: il 70% è straniero con in testa Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania e Spagna, mentre gli italiani costituiscono il 30%.
«È un momento felice dopo questo duro periodo della pandemia – commenta Confalonieri
–. Tuttavia, proprio l’insegnamento di quei difficili mesi deve spronarci ad incrementare le nostre azioni per valorizzare appieno tale fase poiché purtroppo, sono numerose le incognite che continuano ad affacciarsi all’orizzonte, tra cui l’inflazione con la perdita del potere d’acquisto e, soprattutto, il drammatico scenario internazionale con cui stiamo facendo i conti proprio in questi giorni e che rischia di avere delle ripercussioni anche sul sistema turistico». Per questo motivo, ha aggiunto, «abbiamo più che mai la necessità di validi ed esperti professionisti che ci affianchino nella definizione degli indirizzi strategici dell’ente, soprattutto nel campo della raccolta fondi internazionale». E ha concluso citando i nuovi componenti dell’Advisory Board, «i nostri “ambasciatori” della bellezza del Duomo nel mondo, che ci aiuteranno a fare rete per supportare le instancabili attività della Veneranda Fabbrica», ovvero Sara Doris, presidente della Fondazione Ennio Doris e vicepresidente di Banca Mediolanum, Guglielmo Maisto, professore di Diritto tributario internazionale comparato all’Università Cattolica di Piacenza e Giuseppe Amitrano, Fondatore e Ceo del gruppo immobiliare Dils. Istituito nel 2018, il Board - composto da un numero variabile di membri, da tre a un massimo di quindici, scelti e nominati dal Consiglio d'amministrazione - collabora con la presidenza della Veneranda Fabbrica nel definire gli indirizzi strategici in merito al programma annuale di iniziative di raccolta fondi e alla promozione e valorizzazione dei progetti dell’ente.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI