martedì 25 maggio 2010
Dopo il Comitato nazionale di bioetica, anche il Consiglio superiore di sanità ha espresso un parere sulla cosiddetta donazione samaritana. «Il Css ritiene ammissibile questa possibilità con alcune raccomandazioni». Lo ha reso noto il ministro della Salute, Ferruccio Fazio. «Nel parere viene raccomandato – spiega Fazio – la valutazione psicologica e psichiatrica del donatore, il rispetto della privacy, nessun contatto tra donatore e ricevente».
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Dopo il Comitato nazionale di bioetica, anche il Consiglio superiore di sanità ha espresso un parere sulla cosiddetta donazione samaritana. «Il Css ritiene ammissibile questa possibilità con alcune raccomandazioni». Lo ha reso noto il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, durante la presentazione delle Giornate nazionali per la donazione e trapianti di organo.«Nel parere viene raccomandato – spiega Fazio – la valutazione psicologica e psichiatrica del donatore, il rispetto della privacy, nessun contatto tra donatore e ricevente».Fazio spiega anche praticamente come potrà avvenire questo tipo di donazione con il meccanismo del cross over: «il possibile ricevente si procura un donatore. Se il donatore non è compatibile, può ricevere, sempre nel totale animato, l'organo da un donatore samaritano e l'organo che viene donato può andare a un altro ricevente. Quindi così c'è un'altra donazione".Numero dei donatori in flessione - Il numero dei donatori di organi nei primi mesi del 2010, e in particolare a marzo e aprile, ha registrato una flessione del 3,4% rispetto al 2009. Tuttavia vi è da segnalare il dato positivo del calo dello opposizioni ai trapianti: sempre meno gente cioè dice no alla donazione di organi di un proprio congiunto. A renderlo noto è Alessandro Nanni Costa, direttore del centro nazionale trapianti, alla presentazione delle Giornate nazionali per la donazione e trapianti di organi. «C'è stata una leggera flessione nei donatori utilizzati per i trapianti - spiega - tuttavia va detto che si tratta di numeri riferiti fino al 30 aprile 2010, che si pongono quindi in maniera intermedia tra quelli registrati nel 2008 e nel 2009. Possiamo dire che il bilancio è dunque di luci e ombre, ma comunque il nostro paese si pone, per numero di donazioni, dietro alla Spagna e più o meno a livello della Francia».Il dato positivo sottolineato dal direttore del Cnt riguarda il calo delle opposizioni ai trapianti. Se nel 2009 il numero dei no è stato di 707, nei primi mesi del 2010 è di 648, «il che ci fa stimare una proiezione del calo delle opposizione dell'8,3%». Per la prima volta negli ultimi anni è inoltre sceso sotto i 9 mila il numero dei pazienti in lista di attesa per un trapianto. «Un dato senz'altro positivo - conclude - ma che ci fa dire che il sistema è più o meno in equilibrio, considerando questo parziale calo delle donazioni e quello delle opposizioni. Non bisogna dimenticare infine che spesso vi sono molti donatori non idonei per la loro età avanzata».
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