Il tablet che si trasforma nello sportello di un ufficio pubblico, e permette a chi è sordo di comunicare perfettamente nella lingua dei segni con un operatore, in videochiamata: così funziona una app per tablet presentata a Roma, dove partirà come progetto pilota a Tor Bella Monaca. L'app si chiama E-lisir (Evoluzione lingua dei segni italiana con interprete in rete) e il nome gioca con le lettere di Lis, la lingua dei segni. Potrà aiutare ad affrontare tutte quelle pratiche burocratiche scoccianti per qualsiasi cittadino, e quasi impossibili da gestire da soli per chi ha problemi di udito o è sordomuto: denunciare un furto, richiedere un documento d'identità o prenotare una visita medica. Un video già in rete spiega il funzionamento della app. Il progetto, racconta l'agenzia Redattore Sociale, è stato presentato con il patrocinio di Roma Capitale e del Consiglio regionale del Lazio, in protocollo d'intesa con l'Istituto Statale per i Sordi di Roma. Il commissario straordinario dell'Istituto, Ivano Spano, ha ricordato che «entre da 16 anni restano congelati i fondi all'unico istituto statale per sordi, numeri delle persone con deficit uditivo crescono in Italia e in Europa.
Secondo l'Airs, Associazione italiana per la Ricerca sulla sordità, "si prevede un incremento del 2% alla fine del prossimo decennio, ove non si intervenga con idonee strategie preventive. Le cause maggiori sono l'invecchiamento crescente della popolazione e la maggiore incidenza di agenti inquinanti tossici e acustici".