Hanno legato al cancello di una chiesa un tredicenne affetto da una malattia psichica, lo hanno schiaffeggiato, insultato, costretto a fumare uno spinello e gli hanno urinato addosso. La scena è stata ripresa con un
telefonino e il video è stato poi inviato a
diverse decine di persone. In manette sono finiti due
ventunenni di Campi Salentina (Lecce), arrestati - e messi ai
domiciliari - con le accuse di sequestro di persona, violenza
privata e atti di bullismo nei confronti di persona con
disabilità mentale. Denunciato per gli stessi reati anche un
altro giovane che all'epoca dei fatti era però minorenne, e
c'è una quarta persona non ancora identificata, l'autore del
video. Tra i destinatari del video c'era
anche una compagna di scuola della vittima, che ha avvisato la
preside, la quale a sua volta ha presentato una denuncia alla
stazione dell'Arma dei carabinieri del paese. I militari hanno
quindi avvisato i genitori del ragazzino e anche loro hanno
presentato un esposto. Le indagini sono state coordinate dal
sostituto procuratore di Lecce Angela Rotondano e le ordinanze
ai domiciliari firmate dal gip Carlo Cazzella.
Sono numerosi gli atti persecutori e di
bullismo che secondo quanto accertato dai carabinieri i due
arrestati - Riccardo Cassone e Edoardo Tauro, entrambi di Campi
Salentina, il primo disoccupato e il secondo operaio -
avrebbero commesso ai danni del tredicenne. Stando a quanto
ricostruito dagli investigatori, i fatti si sarebbero
verificati all'uscita di scuola, dove l'adolescente sarebbe
stato ripetutamente insultato; in una circostanza gli sarebbe
stato rubato il cellulare e in un'altra la sella della
bicicletta. Tali comportamenti ingeneravano nel ragazzo uno stato di timore per la
sua incolumità che lo portava a chiudersi in se stesso ed
evitare persino di uscire da casa o rifiutare la frequenza
scolastica per la paura di subire ulteriori atti persecutori e
gli intimavano di non dire nulla e, nelle occasioni in cui lo
incontravano per strada, lo fissavano a lungo con sguardi
minacciosi. Nel novembre di un anno fa sarebbe avvenuto
l'episodio clou, costato oggi ai due ventunenni e al complice
diciassettenne anche l'accusa di sequestro di persona. Le
ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite stamattina
dai carabinieri, che hanno effettuato anche perquisizioni
domiciliari a carico dei tre indagati. Nell'abitazione del più
giovane è stato trovato un piccolo quantitativo di marijuana,
che ha fatto scattare nei suo confronti anche la denuncia per
detenzione di stupefacenti.