"Io ho fatto solo il mio lavoro di ministro e sono pronto a rifarlo. Per il resto mi spiace per il procuratore di Agrigento. Penso che con tutti i problemi che ha la Sicilia, la priorità non sia certo indagare Salvini. E poi lui era lo stesso che qualche mese fa diceva: 'Il rischio di terroristi a bordo dei barconi è alto'. Ha cambiato idea?", dice il ministro dell' Interno, Matteo Salvini, in un'intervista a Libero in apertura. Alla domanda se chiederà al Senato di dire no all'autorizzazione a procedere, risponde: "Assolutamente no! Se il Tribunale dirà che devo essere processato andrò davanti ai magistrati a spiegare che non sono un sequestratore. Voglio proprio vedere come va a finire...".
"Andiamo avanti, il nostro codice etico non è stato violato e la Lega è leale. Tutti gli eritrei potranno presentare domanda d'asilo. Noi abbiamo sempre protetto chi scappa da una guerra". "Salvini non deve dimettersi. Giusto che i pm indaghino ma stiamo difendendo l'Italia". Lo dichiara il vice premier Luigi Di Maio in un intervista che aggiunge: "l'Europa, così com'è, sparirà".
"L'indagine di Agrigento è un atto dovuto - sostiene - Perchè le decisioni prese a proposito della Diciotti facevano capo al Viminale. Ma le scelte del governo sono state condivise. È giusto e normale che i giudici facciano serenamente il loro lavoro". Il caso Diciotti, secondo il leader pentastellato, "è stato un chiaro segnale al mondo per dire che l'Italia fa sul serio sulla redistribuzione dei migranti. E i giorni passati per risolvere il caso sono serviti a trovare la soluzione migliore per chi era a bordo. Persone che invece di finire in un lager come il Cara di Mineo avranno sistemazioni dignitose. Albania e Irlanda hanno dato uno
schiaffo ai grandi d'Europa. E anche la Chiesa". Per quanto riguarda la Ue, "credo che i singoli Paesi si siano sempre
fatti gli affari loro e che l'Italia sia sempre andata in soccorso di tutti. Ora il vento è cambiato".
Gia ieri Di Maio dopo l'avviso di garanzia arrivato a Matteo Salvini, si era lanciato verso un duplice obiettivo: dare il senso di un esecutivo compatto e placare i malumori che si sono fatti strada all'interno del Movimento.
Salvini è indagato assieme al suo capo di gabinetto, il prefetto Matteo Piantedosi, dovrà rispondere di sequestro di persona, arresto illegale e abuso d'ufficio. I pm di Agrigento dovrebbero trasmettere mercoledì il fascicolo alla procura di Palermo che dovrà poi girare gli atti al Tribunale dei ministri.