La sede dell'Organizzazione mondiale della Sanità a Ginevra.
E' stata formalizzata, il 31 maggio, la partecipazione della Santa Sede ai lavori dell’Oms, l'Organizzazione mondiale della Sanità, in qualità di Stato non-membro osservatore. In un comunicato stampa, la Santa Sede ha sottolineato che tale decisione “riflette il rapporto che la Santa Sede intrattiene in modo continuo con questa Organizzazione, sin dal 1953”. Da quell’anno, infatti, la Santa Sede ha iniziato a partecipare alle sessioni dell’assemblea dell'organismo come osservatore ad casum, dietro appositi inviti del direttore generale dell’Oms; veniva regolarmente invitata anche alle riunioni degli organi direttivi dell’organizzazione.
La risoluzione, presentata dall’Italia, è stata co-sponsorizzata da 71 Paesi di tutte le aree geografiche del mondo e quindi adottata per consenso. «Siamo molto soddisfatti per il risultato raggiunto che contribuirà al rafforzamento della cooperazione internazionale nel settore della salute, duramente provato dalla pandemia ha dichiarato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio -. Sono convinto che questo riconoscimento alla Santa Sede, che presta assistenza da anni attraverso le organizzazioni della Chiesa Cattolica a milioni di persone bisognose in tutto il mondo, apporterà un prezioso valore aggiunto all'Organizzazione mondiale della Sanità e rafforzerà ancora di più lo spirito di solidarietà a livello globale. Sarà di grande ispirazione per tutti gli Stati membri».