L'altare e l'ambone della Messa che
Papa Francesco celebrerà allo stadio Artemio Franchi di Firenze,
il 10 novembre, saranno realizzati rispettivamente dai detenuti
del carcere di Sollicciano e dai ragazzi in difficoltà del
centro di Villa Lorenzi, su progetto dell'architetto Riccardo
Damiani. Lo ha annunciato oggi l'arcivescovo di Firenze,
cardinale Giuseppe Betori, precisando che si è trattato di una
sua richiesta: "Ringrazio le autorità che hanno voluto
accoglierla", ha affermato in una conferenza stampa.
Tra i detenuti di Sollicciano e il
pontefice si è instaurato un rapporto dopo che i carcerati hanno
scritto una
lettera al Papa, a cui lo stesso pontefice ha
risposto: in tale occasione Betori aveva auspicato che non
mancassero "segni di vicinanza dei detenuti al Papa, e del Papa
ai detenuti" per la Messa che sarà celebrata in occasione del
convegno ecclesiale che si terrà a Firenze.
"Mi è sembrato potesse essere significativo - ha spiegato
Betori - che accanto al Papa nell'eucaristia ci fossero simboli
che rimandano a situazioni di difficoltà, ma anche di speranza,
perché costruire qualcosa significa essere in una prospettiva di
speranza". Il progetto di Damiani è ispirato a linee classiche
della tradizione fiorentina, con riferimenti dichiarati alla
chiesa di San Giovanni Battista di Giovanni Michelucci e al
Battistero di San Giovanni.
Il palco dell'altare per la Messa, che sarà celebrata allo
stadio comunale Artemio Franchi, sarà posizionato dal lato della
Curva Fiesole. La sedia, secondo quanto ha annunciato il
cardinale Betori, sarà una riproduzione di quella del vescovo di
Firenze in cattedrale.