venerdì 7 agosto 2009
COMMENTA E CONDIVIDI
Da un paio di giorni Acquaformosa, in provincia di Cosenza, è un comune «deleghistizzato». Il primo, al momento, in Italia. La decisione provocatoria, servirà a indurre il Nord a conoscere meglio il Sud: lo hanno dichiarato il sindaco e il consiglio comunale per dire "No al Carroccio", con tanto di cartelloni in fase di preparazione. E non basta. Il sindaco Giovanni Manoccio (Pd) ha anche invitato un qualsiasi primo cittadino leghista a recarsi nel paese, a spese di Acquaformosa, per comprendere più da vicino la cultura meridionale. «Stiamo preparando la cartellonistica. Invece di "comune denuclearizzato", noi avremo "comune deleghistizzato" - ha detto, specificando che la decisione è stata presa «in qualità di sindaco, di cittadino del Meridione, di padre, perché mi sento offeso dai continui atteggiamenti della Lega Nord nei nostri confronti, nei confronti dei meridionali».«Oltre alle gabbie salariali - ha continuato Manoccio - la cosa che più mi ha fatto arrabbiare è stata anche la questione del dialetto. E voglio ricordare che in questi giorni la Svimez ha diffuso i dati sul Meridione: è emerso che 400mila nostri giovani tra laureati e diplomati sono stati costretti ad emigrare al Nord. Perciò - ha evidenziato - il Nord ha avuto ed ha un "prodotto specializzato" del quale noi meridionali abbiamo sostenuto le spese. Facciamo studiare i nostri figli, ma i settentrionali ne godono i profitti». Rispondendo al ministro dell’Agricoltura, Luca Zaia, che lo aveva definito «delirante», il sindaco Manoccio ha detto che «è da una vita che loro delirano, da quando hanno messo piede in Parlamento. E poi - ha aggiunto - mi sembra strano che un ministro si occupi di queste cose... ».
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: