giovedì 27 gennaio 2022
Avvocato, tra i fondatori di Forza Italia, ha alle spalle una lunga carriera. Costellata però da episodi controversi.
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Il centrodestra la sua scelta l'ha fatta e punterà su Maria Elisabetta Alberti Casellati, ma è un nome che rischia di impantanare la corsa al Colle o quantomeno di ritardarne la conclusione. Di fatto si tratta di una candidatura irricevibile per la sponda opposta. Per il segretario del Pd Enrico Letta, innanzi tutto, convinto che «proporla farebbe saltare» la maggioranza attuale. E anche per il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che senza nominarla esplicitamente, ha ribadito il proprio «no a candidature che dividono la maggioranza» e chiesto di «evitare nomi che mettano a rischio la coalizione di governo».

È anche vero che nel corso della sua carriera Casellati ha marcato una posizione inequivocabile rispetto alla sua appartenenza politica. Un’esperienza condita da episodi piuttosto controversi. Il più celebre è forse quello che la vide schierata a difesa della tesi “Ruby nipote di Mubarak”. Un’affermazione che l’allora premier Berlusconi usò per convincere le autorità a concedere la presa in carico della giovane marocchina all’ex consigliera regionale lombarda Nicole Minetti, che la prelevò da un commissariato proprio grazie all’intervento telefonico del Cav.

Avvocato matrimonialista, tra i fondatori di Forza Italia e fedelissima di Berlusconi, già membro del Csm, Casellati è stata anche attaccata per l’eccessivo utilizzo di voli di Stato in era Covid. Sarebbero ben 124 quelli effettuati da maggio 2020 fino ad aprile 2021 secondo alcune ricostruzioni giornalistiche. C’è chi sostiene che non abbia un carattere facile. Certamente si tratta di un legale capace e molto apprezzato, oltre a poter vantare il titolo di prima donna ad essere stata eletta presidente del Senato.

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