mercoledì 15 luglio 2009
Duro attacco della Sesta commissione del Consiglio superiore della magistratura: «Il provvedimento viola almeno quattro principi della Carta, e avrà effetti devastanti sulle indagini»
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Viola almeno quattro principi costituzionali, a cominciare da quello sull'obbligatorietà dell'azione penale, e avrà effetti «devastanti» sull'«efficacia» delle indagini il ddl Alfano sulla riforma del processo penale. E inoltre, «rafforzando la dipendenza della polizia giudiziaria dal potere esecutivo» e al tempo stesso «estromettendo il pm dalle indagini» , potrebbe permettere al governo di controllare o quanto meno di condizionare l'azione penale. La stroncatura senza appello del provvedimento che riforma il processo penale viene dalla Sesta Commissione del Csm.
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