sabato 18 aprile 2015
Per tutti l'accusa è di omicidio plurimo aggravato dall'odio religioso. Traffico di persone: 44 arresti in una settimana.
I racconti dal gommone della morte.
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È proseguita stamane l'udienza durante la quale il gip di Palermo Guglielmo Nicastro dovrà decidere se convalidare il fermo dei 14 migranti fermati perchè accusati di aver gettato in mare 12 perchè di religione cristiana. Tra i fermati c'è pure un diciassettenne, che verrà ascoltato dal Gip del tribunale dei minori. Per tutti l'accusa è di omicidio plurimo aggravato dall'odio religioso. Oggi l'udienza del gip è iniziata dopo le 9,30 nel carcere di Pagliarelli. Ieri erano state sentite otto persone: in sei hanno respinto le accuse; mentre due si sono avvalse della facoltà di non rispondere. Oggi si è proseguito con gli altri: uno si è avvalso della facoltà di non rispondere, gli altri hanno risposto ma senza ammettere la rissa per motivi religiosi. Si va dunque verso la conclusione e la decisione del gip sulla convalida del fermo dovrebbe arrivare in giornata. L'indagine è coordinata dal procuratore aggiunto Maurizio Scalia e dai sostituti Renza Cescon e Marina Ingoglia.Gli arresti. La polizia di Stato, nell'ambito delle attività finalizzate a contrastare i criminali coinvolti nel traffico dei migranti, attraverso le proprie strutture investigative coordinate dal Servizio Centrale Operativo, nell'ultima settimana ha tratto in arresto, a vario titolo, 44 soggetti di diverse nazionalità, ritenuti coinvolti in almeno 15 sbarchi, uno dei quali culminato in un naufragio che avrebbe provocato la morte di oltre 300 persone. I 44 "scafisti" sono stati arrestati in operazioni svoltesi a Palermo, Catania, Reggio Calabria, Siracusa e Cagliari, con diverse imputazioni, tra cui: indiziati di omicidio plurimo, aggravato dall'odio religioso e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Inoltre, proseguono diverse inchieste da parte degli investigatori della Polizia di Stato coordinate dal Servizio Centrale Operativo e condotte dalle Squadre Mobili delle Questure di Palermo, Agrigento, Catania, Ragusa, Lecce e Crotone, sulle reti criminali che trafficano i migranti attraverso imbarcazioni in partenza dalla Libia, dall'Egitto e dalla Turchia.
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