giovedì 16 giugno 2022
L'alto livello di copertura vaccinale della popolazione riduce i casi di malattia grave e la pressione sugli ospedali resta bassa anche con questa variante del virus
Ritorno alla normalità. Piazza Duomo e la Galleria a Milano affollate, si convive col coronavirus

Ritorno alla normalità. Piazza Duomo e la Galleria a Milano affollate, si convive col coronavirus - Ansa

COMMENTA E CONDIVIDI

La pandemia di Covid-19 in Italia cambia rotta ed inverte il proprio trend. Gli indicatori, infatti, tornano a salire: contagi e decessi. Questi ultimi - secondo l'Oms - nell'ultima settimana hanno addirittura fatto registrare un aumento del 17%. Fortunatamente, però, l'alto livello di copertura vaccinale della popolazione, riducendo significativamente i casi di malattia grave, sta impedendo un effetto di sovraccarico sugli ospedali.

Tuttavia l'aumento dei casi segnala che siamo dinanzi ad una nuova 'ondata estiva', sia pure sotto controllo, e rende evidente come la convivenza con il virus SarsCoV2 sia ormai diventata inevitabile.

A fotografare l'inversione di tendenza rispetto all'andamento epidemico dell'ultimo periodo è il nuovo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe relativo alla settimana 8-14 giugno. In 7 giorni, infatti, si è registrato un netto rialzo dei contagi (+32,1%) e salgono anche i decessi (+6,1%). In lieve calo sono invece i ricoveri ordinari (-3,3%) e le terapie intensive scendono del 16,4%. Un netto aumento dei decessi è segnalato anche dall'Oms: a livello mondiale sono aumentati del 4% nella settimana tra il 6 e il 12 giugno, dopo 5 settimane di calo. Nella stessa settimana, segnala sempre l'Oms, i decessi in Italia sono stati 443, pari al +17% rispetto alla settimana precedente.

L'aumento di contagi riguarda quasi tutte le Regioni ed è, secondo Gimbe, «verosimilmente trainato dalla sotto-variante Omicron BA.5». Di parere diverso è però l'epidemiologo Cesare Cislaghi, il quale sottolinea che le Regioni «hanno avuto uno sviluppo epidemico sincrono. Questa è la ragione per cui - spiega - vi sono delle perplessità a credere che l'attuale crescita dei contagi sia per il momento esclusivamente frutto della presenza di una variante più contagiosa».

Se questa fosse la ragione della crescita dei contagi, chiarisce, «ci si sarebbe dovuto aspettare una differente e progressiva diffusione della nuova variante tra le Regioni e quindi una crescita asincrona dei casi. Forse la nuova variante sta già marginalmente provocando i suoi effetti, ma è più credibile pensare che la crescita sincrona regionale sia soprattutto dovuta ad un rallentamento delle misure precauzionali ed a una diminuita sensibilità verso i rischi di contagio».

Attualmente in 99 province si registra un incremento percentuale dei nuovi casi, con Cagliari che ha un'incidenza superiore ai 500 casi per 100mila abitanti. Inoltre, ancora 6,8 milioni di italiani non sono vaccinati e 5,4 milioni sono privi dello 'scudò della terza dose.

Proprio questa impennata di contagi è il segnale, avverte il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, che «siamo di fronte a una variante più diffusiva che però non sta creando problemi di peso negli ospedali. È un'ondata estiva che credo sarà anche autolimitante, già iniziata in altri Paesi Ue e ora pure in Italia ma che non va vista con paura».

Insomma lo scenario sta cambiando e si apre una stagione diversa, come evidenzia il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. Lo stop all'obbligo delle mascherine tranne che sui trasporti e in ospedali e Rsa, afferma, «è un ulteriore passo che ci avvicina molto alla normalità: raggiungiamo l'obiettivo della convivenza con il virus, perchè il contagio 'zerò è un obiettivo irraggiungibile», avverte. Dobbiamo cioè «convivere con il Covid e convivere significa permettere ai nostri ospedali di continuare nella attività ordinaria».

Intanto, il bollettino quotidiano del ministero della Salute segnala che sono 36.573 i nuovi contagi nelle ultime 24 ore (ieri 31.885). Le vittime sono 64, in aumento rispetto alle 48 di ieri. Sono stati eseguiti in tutto 194.676 tamponi con il tasso di positività al 18,7%, in aumento rispetto al 16,3% di ieri. Sul fronte degli ospedali, sono 192 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 3 in più di ieri, ed i ricoverati nei reparti ordinari sono 4.303, ovvero 85 in più.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: