mercoledì 6 luglio 2011
Nove anni e tre mesi di reclusione: è questa la condanna inflitta dal tribunale di Cosenza a Fedele Bisceglia, l'ex religioso giudicato colpevole di violenza sessuale su una suora. Il tribunale ha condannato anche il segretario, Antonio Gaudio a 6 anni e 3 mesi per lo stesso reato.
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Nove anni e tre mesi di reclusione: è questa la condanna inflitta dal tribunale di Cosenza a Fedele Bisceglia, l'ex religioso giudicato colpevole di violenza sessuale su una suora. Il tribunale ha condannato anche il segretario, Antonio Gaudio a 6 anni e 3 mesi per lo stesso reato. I giudici del tribunale di Cosenza, dopo poco più di due ore di camera di consiglio, hanno condannato Bisceglia e Gaudio a pene più pesanti rispetto a quelle chieste dall'accusa (rispettivamente otto e sei anni di reclusione) avendo riconosciuto le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti.Il tribunale ha anche riconosciuto il risarcimento, da determinare in sede civile, per le parti civili, la suora vittima della violenza sessuale ed il centro antiviolenza "Roberta Lanzino". "Grazie, attendevo questo momento da anni". Poche parole pronunciate con la voce rotta dall'emozione. Le ha dette la suora vittima della violenza sessuale a uno dei suoi avvocati, Marina Pasqua. La suora ha parlato anche con la madre superiore generale del suo ordine, quello delle Suore Francescane dei Poveri, suor Tiziana Merletti, giunta appositamente da New York, dove ha sede l'ordine, per assistere alla lettura del dispositivo."Era commossa - ha detto suor Tiziana - ed era contenta perchè è stata riconosciuta la veridicità del suo racconto, cosa che noi sapevamo, ma quando c'è una sentenza di condanna c'è anche un riconoscimento pubblico. La nostra suora non ha fatto denuncia per sè ma per le altre donne". "Certamente impugneremo la sentenza, che crediamo che non sia giusta". Lo ha detto l'avvocato Roberto Loscerbo, legale di Antonio Gaudio. "Vediamo come sarà motivata la condanna, come si dimostrerà la credibilità di questa presenta parte offesa". E ha concluso: "Continueremo a lottare in secondo e terzo grado, questo è sicuro".
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