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Un manchino con le sembianze della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, con indosso abiti militari, è stato appeso a testa in giù durante una manifestazione organizzata da due collettivi di Bologna che stavano manifestando il loro dissenso verso le politiche del nuovo governo e contro il caro energia.
L'azione, documentata sulle pagine social degli stessi attivisti, è stata organizzata sotto le Due Torri, in Piazza di Porta Ravegnana, e per le vie del centro e vi hanno partecipato circa 200 persone.
"La Meloni non è la benvenuta - si legge nel post su Facebook che accompagna le foto dell'azione organizzata in centro nel tardo pomeriggio - a pochi giorni da un decreto 'anti-rave' ci troviamo nuovamente ad invadere le strade di Bologna. È facile attaccare mediaticamente la movida, la socialità per privarci della nostra libertà di creare antagonismo. Questo abuso nei confronti della dissidenza travestito da decreto è in realtà l'ennesima norma securitaria agita da un governo fascista che ci vuole obbedienti, silenziose e, di fatto, oppresse".
Nel post gli attivisti hanno scritto anche: "Tra poche settimane, per l'inaugurazione del Tecnopolo e di uno tra i cinque computer più potenti al mondo arriverà in città Giorgia Meloni. Ma non sarà mai la benvenuta a Bologna e da nessun'altra parte. Rifiuteremo la Meloni, rifiuteremo l'elite che inaugurerà il Tecnopolo e ci riapproprieremo di quelle risorse".
Da quando si è insediato il nuovo governo, non è la prima volta che come simbolo della protesta viene utilizzato il riferimento alla morte di Benito Mussolini in piazzale Loreto: era già successo a Roma contro Ignazio La Russa, dopo la sua elezione a presidente del Senato.
Se dal centro destra non sono mancate reazioni di solidarietà verso la premier Giorgia Meloni anche la capogruppo dei senatori Pd, Simona Malpezzi è intervenuta nel dibattito politico per condannare il gesto violento e di odio: "E' molto grave quanto avvenuto a Bologna dove durante un corteo è stato esposto un manichino raffigurante la presidente Giorgia Meloni esposto a testa in giù Condanniamo con forza ogni gesto d'odio, intimidatorio e violento. Solidarietà alla Presidente del Consiglio".