I profughi dalla Libia scendono dal C130J dell'Aeronautica militare a Pratica Di Mare (Ansa)
Il ministro dell’Interno, Marco Minniti e il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, cardinale Gualtiero Bassetti, questa sera hanno accolto all’aeroporto dell'Aeronautica Militare di Pratica di Mare, a Pomezia (Roma) il primo gruppo di 162 migranti africani dalla Libia, tutti con particolari fragilità, che hanno diritto alla protezione internazionale. Si tratta soprattutto di donne e bambini provenienti da centri di accoglienza libici, individuati dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Acnur). Due gli aerei dell'aeronautica militare italiana che da Tripoli hanno trasportato 108 e 54 profughi da Somalia, Eritrea, Yemen e di etnìa Omoro dall'Etiopia
Assieme al ministro dell'Interno Minniti e al presidente della Cei Minniti c'erano gli operatori di Caritas Italiana che hanno individuato le disponibilità all’accoglienza sui territori nell’ambito del circuito di accoglienza istituzionale, cioè Centri di Accoglienza Straordinaria e Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar). Nello specifico sono 16 le diocesi coinvolte che accoglieranno 120 profughi: Arezzo, Benevento, Bergamo, Biella, Ferrara, Firenze, Genova, Milano, Reggio Calabria, Savona, Teggiano Policastro, Teramo, Termoli, Treviso, Varese, Ventimiglia Sanremo. La Caritas di Roma si è adoperata per i generi di prima necessità.
«È un giorno storico - ha detto il ministro dell'Interno Marco Minniti - perché per la prima volta grazie al lavoro straordinario di tante persone si è aperto un canale umanitario legale dalla Libia all'Europa». Il titolare del Viminale ha voluto ringraziare sia il governo di Serraj sia la Cei che «ha "acceso" l'iniziativa» e con il governo italiano ha portato avanti il percorso. «Siamo riusciti a portare verso la salvezza donne e bambini, sottraendoli ai trafficanti di esseri umani. Oggi l'Italia - ha concluso Minniti - ha scritto una bellissima pagina di solidarietà e accoglienza e lo ha fatto mettendo in campo la sua forza-paese e dimostrando che nelle situazioni difficili sa dare il meglio. Questo è solo l'inizio, continueremo a lavorare con l'Acnur secondo il principio che abbiamo sempre sostenuto: combattere l'illegalità per costruire la legalità vera».