Victor Osimhen e Kalidou Koulibaly - Reuters
Un altro episodio di razzismo nella partita di calcio Fiorentina-Napoli. «Scimmia di merda».
«Putain de singe».
«Fucking monkey».
Mi hanno chiamato così.
Questi soggetti non c’entrano con lo sport.
Vanno identificati e tenuti fuori dagli stadi: per sempre.
🤜🏿 #KK #NoToRacism 🤛🏻
📸 @mattinodinapoli pic.twitter.com/mPz0vZJ5c0
Così sul proprio profilo Twitter il difensore senegalese del Napoli Kalidou Koulibaly ha spiegato di essere stato attaccato con insulti razzisti domenica allo stadio Franchi di Firenze. La Procura federale ha aperto un'indagine sulle espressioni di matrice razzista rivolte da tifosi della Fiorentina al difensore del Napoli Kalidou Koulibaly. Nelle prossime ore saranno compiuti ulteriori atti istruttori, acquisendo gli atti pertinenti dalla Questura di Firenze. La Procura Federale, acquisiti i referti dei propri ispettori e ascoltato il calciatore, ha aperto un'indagine. Nelle prossime ore saranno compiuti ulteriori atti istruttori acquisendo gli atti pertinenti dalla Questura di Firenze.
"La società viola si è fermamente dissociata dai cori e le offese razziste provenuti dagli spalti del Franchi dopo Fiorentina-Napoli all'indirizzo di alcuni giocatori avversari". È la posizione resa nota dalla Fiorentina dopo quanto riferito dall'emittente Dazn secondo cui Koulibaly, durante l'intervista a bordo campo a fine gara, è stato bersaglio di offese razziste provenienti dalla curva Fiesole.
Offese anche per i suoi compagni di squadra Osimhen e Anguissa, che avrebbe reagito con un sorriso. Il difensore del Napoli invece, secondo sempre Dazn, si è rivolto a chi gli ha dato della "scimmia" dicendo 'Vieni qui a dirmelo in faccia".
Il direttore generale della Fiorentina Joe Barone, informato dell'accaduto, a fine partita è andato a chiedere scusa a Koulibaly esprimendo la vicinanza della società e ribadendo "che per noi queste cose sono inaccettabili". Tenendo anche conto che prima e durante il match c'è stato qualche coro di discriminazione territoriale.
Da segnalare che il presidente viola. Rocco Commisso, che ripartirà nelle prossime ore per l'America, alla vigilia della gara col Napoli si era raccomandato affinché non si ripetesse quando avvenuto qualche settimana a Bergamo, durante la partita con l'Atalanta, quando una parte del pubblico aveva lanciato a Vlahovic insulti razzisti. Nell'occasione Commisso aveva duramente stigmatizzato la vicenda.
Il precedente di Maignan allo Stadium. Nel corso della partita Juventus-Milan, lo scorso 19 settembre, il portiere del Milan Mike Maignan era stato preso di mira durante il riscaldamento pre-gara all'Allianz Stadium: il responsabile degli insulti razzisti, individuato in seguito, utilizzando le registrazioni delle videocamere dell’impianto, è stato identificato dalla Digos di Torino e denunciato per istigazione all'odio razziale e non potrà mai più entrare all'Allianz Stadium.
Il portiere Maignan aveva commentato l'episodio con un'analisi lucida: «Non sono né il primo né l'ultimo giocatore a cui questo succederà. Finché questi eventi vengono trattati come 'incidenti isolati' e non viene intrapresa alcuna azione globale, la storia è destinata a ripetersi ancora e ancora e ancora».