Controlli sono stati effettuati da parte della Direzione investigativa antimafia nei casinò di Sanremo, Venezia, Campione d'Italia e Saint Vincent. Gli accertamenti sono stati condotti per verificare eventuali infiltrazioni mafiose.Gli accertamenti nei casinò, finalizzati appunto alla verifica di infiltrazioni mafiose, sono stati svolti da parte di personale della Direzione Investigativa Antimafia di Torino, Milano, Genova e Padova.Nei casinò di Campione d'Italia, San Remo, Venezia e Saint Vincent i funzionari della Dia stanno tra l'altro acquisendo documentazione utile a verificare eventuali casi di riciclaggio di denaro provento di attività illecita, e ciò - viene sottolineato - in linea con gli obiettivi strategici della Direzione Investigativa Antimafia.
Sono 60 i nominativi di cui gli uomini della Direzione investigativa antimafia hanno cercato traccia tra i clienti delle quattro case da gioco italiane. A Saint-Vincent, in particolare, l'attenzione degli investigatori si è concentrata su una rosa di 10 nomi, coinvolti nell'indagine sulla 'ndrangheta denominata 'Minotauro', condotta dalla Dia di Torino. Di questi, quattro sono risultati clienti del casinò valdostano, tra cui i fratelli Bruno e Giovanni Iaria e Giovani Catalano. Successivi e più approfonditi accertamenti serviranno a quantificare le somme cambiate e le vincite ottenute per valutare eventuali misure patrimoniali.
Nel Casinò di Sanremo gli investigatori della Dia hanno accertato la frequentazione di soggetti con precedenti specifici per associazione a delinquere di stampo camorristico e di persone contigue ad ambienti'ndranghetisti. La Direzione distrettuale antimafia si è presentata al Casinò di Venezia per raccogliere dati e informazioni su alcuni clienti. Lo affermano i vertici della casa da gioco veneziana, riferendo di aver dato la massima collaborazione agli uomini della Dia di Padova. Il Casinò di Venezia ha due sedi, una in terraferma e l'altra in centro storico.