martedì 20 ottobre 2015
Rigettato, come infondato, il ricorso sulla legge, in particolare sulle norme relative alla sospensione degli amministratori locali condannati, anche in via non definitiva, per determinati reati.
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La Corte Costituzionale ha rigettato, come infondato, il ricorso presentato sulla legge Severino e in particolare sulle norme relative alla sospensione degli amministratori locali condannati, anche in via non definitiva, per determinati reati. La questione era stata sollevata nell'ambito del caso del sindaco di Napoli Luigi de Magistris. La Corte costituzionale - spiega una nota tecnica - ha giudicato non fondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 11, comma1, lett. a) del decreto legislativo n.235 del 2012, in relazione all'art. 10, comma 1, lett. c) dello stesso decreto legislativo, sollevata dal Tribunale Amministrativo della Campania, Sezione prima, in riferimento agli artt. 2, 4, secondo comma, 51, primo comma e 97, secondo comma della Costituzione.
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