Hanno annunciato ricorso al Tribunale del Riesame i legali degli undici ragazzi fermati nel corso degli incidenti della manifestazione di sabato a Roma per i quali il Gip la scorsa notte ha convalidato gli arresti. Dopo oltre sette ore di camera di consiglio, al termine degli interrogatori di garanzia che si sono svolti a Regina Coeli, il Gip Elvira Tamburelli ha infatti confermato la misura cautelare in carcere per nove dei ragazzi arrestati, due sono finiti agli arresti domiciliari mentre è stata decisa la scarcerazione solo per uno dei fermati.
In carcere restano Giovanni Caputi, 21 anni; Giuseppe Ciurleo, 20 anni; Alessandro Venuto, 23 anni; Giovanni Venuto, 30 anni; Lorenzo Giuliani, 19 anni; Robert Scarlet, 21 anni; Ilaria Ciancamerla, 21 anni e Stefano Conigliaro di 23. Sono agli arresti domiciliari Alessandra Orchi di 29 anni e Alessia Catarinozzi di 26. È stato invece scarcerato Leonardo Serena, di 20 anni per cui il pm aveva chiesto i domiciliari. Il giovane era stato fermato sabato sotto la sua abitazione a San Giovanni dopo essere stato visto lanciare un sasso.
Nel corso degli interrogatori tutti i ragazzi hanno respinto le accuse, il reato che viene loro contestato è quello di resistenza pluriaggravata a pubblico ufficiale. Delusione per la decisione del Gip di convalidare gli arresti è stata espressa dai parenti e amici dei ragazzi che attendevano notizie all'esterno del carcere. Non sono mancate urla e pianti. "I ragazzi sono stati giudicati tutti pericolosi - ha detto l'avvocato Simonetta Crisci, uno dei difensori - e per il giudice l'unica misura idonea è il carcere. Non sono stati considerati nessuno degli elementi portati dalle difese. Anche il video che scagiona quattro dei fermati per il giudice è irrilevante perchè potrebbe essere stato girato in un altro momento".