giovedì 20 marzo 2025
Il 20 marzo atenei aperti in tutta Italia. Anci e Crui firmano un accordo di collaborazione
Nelle università di pensano le città di domani

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Realizzare «attività di integrazione sociale, coesione e inclusione» e «iniziative congiunte per migliorare la qualità e la quantità di posti di accoglienza per gli studenti fuori sede e stranieri». Nasce con queste finalità, il Protocollo sottoscritto nei giorni scorsi dall’Associazione dei Comuni (Anci) e dalla Conferenza dei Rettori (Crui), in vista della Giornata nazionale delle Università del 20 marzo. Un momento di incontro con famiglie e futuri studenti, intitolato “Università svelate”, attraverso eventi aperti al pubblico, momenti di incontro, dibattiti, organizzati dagli atenei per «mostrare il ruolo propulsivo che le Università rivestono nello sviluppo del Paese e nella promozione della coesione sociale», si legge nel manifesto che promuove la Giornata.

La collaborazione tra università e amministrazioni locali è ben rappresentata dai risultati di un’indagine condotta in 29 Comuni sedi di città universitarie del Nord, Centro e Sud Italia. Dall’analisi delle collaborazioni attive tra Comune e Università di questi 29 Comuni emerge che in tutte le amministrazioni interpellate sono attive collaborazioni con gli atenei formalizzate attraverso convenzioni, accordi o protocolli d’intesa. Nell’ambito degli accordi segnalati una delle previsioni è la definizione di progetti congiunti, pratica per altro indicata come attiva in 21 delle città monitorate. Sempre più di frequente le amministrazioni locali e le università mettono in comune le proprie competenze nello sviluppo di progettualità finalizzate alla promozione, allo sviluppo, e all’innovazione dei propri territori. Più in generale, infine, in 67 Comuni capoluogo di provincia su 110, nella Giunta è prevista una delega per la cura dei rapporti con l’università.

«Le università sono un motore di trasformazione per le città e le comunità in cui operano, contribuendo sia alla crescita economica che alla promozione sociale – sottolinea il presidente dell’Anci, Gaetano Manfredi –. Gli atenei non sono solo centri di formazione e ricerca, ma strumenti fondamentali per contrastare lo spopolamento e riequilibrare i fenomeni di urbanizzazione», aggiunge Manfredi. Secondo il presidente dell’Associazione dei Comuni, il ruolo degli atenei nei piccoli centri è cruciale: «Laddove è presente un’università, si creano opportunità di lavoro, servizi e innovazione che trattengono i giovani nei territori, evitando il rischio di desertificazione sociale ed economica». Ma «le università sono anche parte integrante dell’identità delle città, influenzano il loro sviluppo e spesso ne determinano il profilo culturale e sociale». L’impatto degli atenei è, però, evidente anche nelle grandi città universitarie italiane e internazionali, dove «le università non solo formano cittadini, ma creano un tessuto sociale dinamico e aperto, con un mix di residenti, studenti e professionisti che rende uniche le nostre città», conclude Manfredi.

Tra le altre attività previste dal Protocollo Anci-Crui vi è anche lo scambio di informazioni e buone pratiche su tematiche di comune interesse, come pianificazione urbana e territoriale, sostenibilità, innovazione sociale e la promozione di studi congiunti per elaborare progetti, programmi e strategie per rilanciare e sviluppare la competitività e l’attrattività del territorio.

«Le Università rappresentano la ricchezza della nostra storia esattamente come i Comuni – ricorda Giovanna Iannantuoni, presidente della Crui –. L’accordo nasce proprio da questa convinzione: è nelle Università che si forma la coscienza critica dei cittadini di domani. Sempre di più il nostro compito sta diventando quello di riconoscere la scintilla di talento che ogni bambina e ogni bambino ha e di accompagnarla fino alla laurea. In questo senso, celebrare la Giornata Nazionale delle Università insieme ad Anci ha proprio il significato di ripartire dalle città universitarie per costruire un futuro fatto di innovazione, mobilità sostenibile, benessere condiviso e coesione sociale». Durante la Giornata, ricorda la presidente Iannantuoni, «le nostre porte saranno aperte a tutti, chiunque potrà conoscere da vicino l’eccellenza della formazione e della ricerca italiana, un patrimonio che va sostenuto e valorizzato».

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