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foto Mauro Pagnano
Il problema lo conosce e bene. Grazie alle norme inserite nel decreto legge sulla Pubblica amministrazione, il generale dei carabinieri Giuseppe Vadalà sarà il Commissario unico al quale sarà affidato il compito di coordinare la bonifica del territorio, affidandogli poteri straordinari legati alle attività indicate dalla sentenza dello scorso 31 gennaio della Corte europea de Diritti dell’uomo. Ed “entro sessanta giorni, è tenuto a trasmettere alla presidenza del Consiglio una relazione sullo stato dell'arte e sulle azioni che intende intraprendere per arrivare all'obiettivo di bonifica e ripristino ambientale. Grazie alle norme inserite nel decreto legge sulla Pubblica amministrazione. Il problema lo conosce e bene, perché dal marzo 2017 è “Commissario Unico per la realizzazione degli interventi necessari all’adeguamento alla normativa vigente delle discariche abusive presenti sul territorio nazionale” (sanzionate sempre dall’Ue) e perché ha ottenuto grossi straordinari, visto che dopo sette anni ne ha bonificate 78.
Le norme sulla Terra dei fuochi e la nomina del Commissario unico sono state introdotte "per garantire l'attuazione di quanto previsto dalla sentenza della Corte europea, che ha condannato l'Italia per non aver adottato adeguate misure per fronteggiare l'inquinamento dell'area. Violazioni che risalgono nel tempo, in un contenzioso aperto da diversi anni", ha detto la premier Giorgia Meloni.
E il Commissario unico, avrà "il compito di coordinare la bonifica del territorio", con "poteri straordinari legati alle attività specificatamente indicate dalla sentenza della Cedu", ha precisato Giorgia Meloni. "La norma - ha aggiunto - stabilisce, inoltre, che il Commissario unico è tenuto, entro sessanta giorni, a trasmettere alla Presidenza del Consiglio dei ministri una relazione sullo stato dell'arte e sulle azioni che intende intraprendere per arrivare all'obiettivo di bonifica e ripristino ambientale".
Così, con la nomina del Commissario – ha detto ancora la presidente del Consiglio – “il governo riporta ad un unico soggetto l'attuazione degli interventi di bonifica della Terra dei fuochi, che prima dipendevano da diversi livelli di governo, sia nazionale che territoriale. Quadro che ha impedito, finora, di completare in tempi accettabili gli interventi di bonifica. È l'ennesimo segnale di attenzione ad un territorio profondamente oltraggiato che da tempo chiede risposte concrete".