Un clochard romeno di 48 anni è stato trovato morto l’altra notte su una panchina nel centro di Torino. Ad ucciderlo, molto probabilmente, il freddo. Il medico legale intervenuto sul posto ha infatti escluso che il decesso sia avvenuto per cause violente. «Per me è una sconfitta della città e anche della Chiesa. Non può essere questa la carta d’identità di Torino da presentare al Santo Padre», ha detto l’arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia. «Mi dispiace dirlo di una città che sulla carità, sull’accoglienza, fa tantissimo. Non colpevolizzo nessuno – ha proseguito Nosiglia – so bene la difficoltà ad aiutare queste persone, a volte a convincerle ad accettare un rifugio caldo e sicuro, ma di questa giustificazione non facciamone un alibi». Il presule ha proseguito ricordando di vivere questo fatto «come una ferita» e invitando ad «aprirsi all’accoglienza, trovare nuove vie per dare sostegno a queste persone. Non so neppure io quali possano essere, ma dobbiamo assolutamente trovarle, tutti insieme». Anche Elide Tisi, vice sindaco di Torino e assessore ai Servizi Sociali si è detta «addolorata e colpita» dalla morte del senzatetto romeno, «persona peraltro ben conosciuta dai servizi della città che in diverse occasioni hanno cercato di dargli aiuto e sostegno». Per il vicesindaco Tisi «l’impegno della città che insieme alle associazioni di volontariato, alla Caritas e alle Parrocchie e alle molte organizzazioni di Terzo Settore mette a disposizione un migliaio di posti letto nei centri di accoglienza notturna torinesi, è sempre molto alto; l’attenzione sui casi di persone in condizioni di fragilità, o di disperazione, è costante e coordinato». Intanto, un senzatetto è stato aggredito da alcuni sconosciuti lunedì notte a Palermo e rapinato di sette euro. La vittima, che dormiva coperta da pleid e lenzuola ha perso molto sangue ed è stata trasportata d’urgenza in ospedale dove si trova ricoverata in gravi condizioni e intubata.
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