mercoledì 15 giugno 2011
Via libera dal Consiglio di Stato alla class action promossa dal Codacons sulle cosiddette "classi pollaio", già accolta dal Tar del Lazio. Lo rende noto lo stesso Codacons.
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Via libera dal Consiglio di Stato alla class action promossa dal Codacons sulle cosiddette "classi pollaio", già accolta dal Tar del Lazio. Lo rende noto lo stesso Codacons sottolineando che la decisione rigetta così il ricorso del ministro dell'istruzione Mariastella Gelmini e dichiara "la piena ammissibilità della prima class action italiana contro la pubblica amministrazione".Ora - secondo l'associazione dei consumatori - il Miur "dovrà obbligatoriamente emanare il piano di edilizia scolastica come stabilito dalle leggi vigenti. Ma mentre i giudici bacchettano il ministro, la Gelmini continua ad effettuare tagli all'organico, con conseguenze dirette sul sovraffollamento delle aule e sul precariato".Il Codacons ricorda di aver "avviato la prima azione collettiva contro un ente pubblico, il Ministerodell'Istruzione appunto, sulla vicenda delle classi pollaio, ossia quelle aule sovraffollate dove il numero di alunni supera il limite di 25, rappresentando così un pericolo per la sicurezza di studenti e personale scolastico". "Accogliendo la class action - aggiunge il Codacons - il Tar aveva ordinato al ministro Gelmini di emanare il Piano generale di edilizia scolastica, previsto dall' art. 3 del Dpr 20 marzo 2009, n. 81 (contenente "norme per la riorganizzazione della rete scolastica e il razionale ed efficace utilizzo delle risorse umane della scuola")". "Contro la decisione il Miur presentò ricorso al Consiglio di Stato, ricorso ora rigettato con le seguenti motivazioni: 'il suddetto decreto ha imposto al Ministrodell'istruzione, dell'università e della ricerca di attendere, d'intesa con il Ministro dell' economia e delle finanze, non già certo alla sola individuazione delle istituzioni scolastiche da sottrarre temporaneamente alla immediata operatività dei nuovi limiti massimi di alunni per aula, quanto piuttostoall'elaborazione di un vero e proprio atto generale, a natura programmatica, avente ad oggetto la riqualificazione dell'edilizia scolastica, in specie di quelle istituzioni non in grado di reggere l'impatto delle nuove regole introdotte con riguardo alla formazione numerica delle classì". Sulla base del Dpr del 2009, il Collegio si è detto d'accordo con il giudice di primo grado e ritiene, quindi, che "imponga l'elaborazione di un vero e proprio atto generale, a natura programmatica, avente ad oggetto la riqualificazione dell'edilizia scolastica, di cui costituisce solo un segmento l'individuazione delle istituzioni scolastiche cui estendere il meccanismo di temporanea ultrattività dei limiti massimi dialunni per classe previsti dal decreto del Ministro della pubblica istruzione adottato in data 24 luglio 1998, n. 331".In tema di lavoro precario, domani il Codacons scenderà in piazza a Roma, allestendo dalle ore 11 alle ore 16 due gazebi (a Piazza Mazzini e a Largo Spartaco), nei quali gli avvocati dell'associazione offriranno assistenza legale, informazioni e modulistica sulle azioni e i ricorsi dei precari della scuola,dell'università, dei medici specializzati sottopagati e dei precari di tutti i settori.
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