lunedì 11 luglio 2011
La società di De Benedetti aspetta la copia autentica della sentenza d'appello che conferma l'indennizzo di 560 milioni dovuto da Fininvest. Poi chiederà il pagamento a Intesa San Paolo, che prestò la fideiussione.  
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Entro una decina di giorni Cir dovrebbe passare all'incasso mentre i legali di Fininvest studiano le contromosse. Il giorno dopo il deposito della sentenza con cui la seconda sezione civile della Corte d'Appello di Milano ha condannato la holding del Biscione a versare 560 milioni di euro alla società della famiglia De Benedetti per la vicenda del Lodo Mondadori, gli avvocati del gruppo di Silvio Berlusconi sono già al lavoro per impostare il ricorso in Cassazione.I legali di Cir entro la fine della prossima settimana o al massimo entro i primi giorni di quella successiva, visto che il provvedimento di ieri è immediatamente esecutivo, non appena otterranno copia autentica dell'atto firmato dai giudici Luigi de Ruggiero, Walter Saresella e Giovan Battista Rollero, invieranno la lettera a Intesa Sanpaolo per chiedere il pagamento del risarcimento. La banca, capofila di un pool di istituti di credito, nel dicembre 2009, dopo la decisione con cui il Tribunale aveva condannato Fininvest a risarcire 750 milioni, aveva fornito a quest'ultima una fideiussione - rinnovata fino al prossimo ottobre - di 806 milioni nell'ambito di un accordo tra le parti che finora ha "congelato" il risarcimento.Intanto Romano Vaccarella, Giorgio De Nova, Achille Saletti, Giuseppe Lombardi e Fabio Lepri, il pool di avvocati che segue Fininvest, già domani mattina si riuniranno per valutare il provvedimento - che in queste ore stanno leggendo attentamente - "per decidere il da farsi". E non si tratta solo di cominciare ad impostare il ricorso in Cassazione, ma di trovare una via pertentare di ottenere la sospensione dell' esecutività immediata della sentenza di secondo grado. Una delle possibilità è presentare al Tribunale un ricorso per bloccare il pagamento a Cir da parte delle banche. Una strada, questa, ipotetica, a cui comunque seguirà il ricorso in Cassazione: i legali hanno tempo 60 giorni dalla notifica della sentenza da parte di Cir, ma vista la sospensione per la pausa estiva, i termini si allungheranno almeno fino alla fine di ottobre. Solo contestualmente al ricorso, come prevede il codice di procedura civile, Fininvest può presentare ai giudici d'Appello l'istanza per sospendere l'efficacia del provvedimento di condanna ritenendo che da ciò "possa derivare un grave e irreparabile danno". Ma, se la società della famiglia De Benedetti avrà già incassato il risarcimento, si tratterebbe di un'istanza del tutto inutile e dunque non rimarrebbe che attendere che la Suprema Corte metta la parola fine a questa causa. Causa che è il risvolto civile di un procedimento penale finito con la condanna definitiva per corruzione in atti giudiziari del giudice Vittorio Metta e degli avvocati Cesare Previti, Giovanni Acampora e Attilio Pacifico, in quanto la sentenza del gennaio del '91 che aveva annullato il lodo arbitrale favorevole a De Benedetti consegnando la casa editrice di Segrate nella mani di Silvio Berlusconi, fu "comprata".
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