Nel processo in corso per abuso di ufficio sulla nomina di un primario in un ospedale di Bari, la pubblica accusa ha chiesto di infliggere un anno e otto mesi di reclusione al presidente della Puglia Nichi Vendola, che ha annunciato le dimissioni in caso di condanna. La sentenza è attesa per il prossimo 31 ottobre. Vendola, che è anche leader del partito Sinistra Ecologia e e Libertà, nonché candidato alle primarie del centrosinistra, è accusato dai magistrati di aver favorito la nomina del professor Paolo Sardelli a primario di chirurgia toracica dell'ospedale San Paolo di Bari. "In caso di sentenza di condanna mi ritirerò dalla scena pubblica", ha detto ai cronisti Vendola, che era in tribunale, aggiugendo però di aspettarsi l'assoluzione. "Ovviamente mi aspetto un'assoluzione che mi ridia indietro la dignità di persona che non ha mai commesso un reato". I pm Francesco Bretone, Desirée Di Girolamo e Giorgio Lino Bruno hanno chiesto di condannare alla stessa pena anche l'ex dirigente della Asl di Bari Lea Cosentino, già coinvolta in altre inchieste sulla sanità pugliese, e dalle cui dichiarazioni è nato il coinvolgimento di Vendola.