L'interno del centro per migranti a Gjader, in Albania - Reuters
Mentre in mare continuano i viaggi della speranza (160 persone arrivate nelle ultime 24 ore tra Crotone, Roccella Jonica e Augusta) non si placano le polemiche sull’imminente apertura dei centri per migranti in Albania. «La settimana prossima si parte con i centri in Albania» ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. «Noi contiamo di partire ma ovviamente tutto è legato a quanto avviene nel Mediterraneo, tutto dipende dall’attività dei trafficanti». Lì verranno portati, nella prima fase, circa 400 persone. Per il capo del Viminale quella che si apre domani è la settimana dell’avvio. Il ministro ha anche sottolineato che «non ci saranno tagli di nastri» ribadendo che le strutture che sorgono in Albania sono analoghe a quelle presenti sul territorio nazionale come a Porto Empedocle o Modica. «Sono di contenimento leggero, non sono dei Cpr. Non c’è filo spinato, c’è assistenza. Tutti possono fare richiesta di protezione internazionale».
Nel mirino dell’opposizione intanto ci sarebbero quegli affidamenti diretti, appalti per decine di milioni (60 in particolare) assegnati senza gare. «Mentre una sentenza della Corte di Giustizia europea fa scricchiolare l’intero impianto su cui si basa l’accordo di Giorgia Meloni con l’Albania, apprendiamo che il governo vuole accelerare – attacca la segretaria del Pd, Elly Schlein – Accelerare al punto, apprendiamo dalla stampa, che si sono fatti degli affidamenti diretti milionari e senza trasparenza: 800 milioni complessivi che avremmo potuto mettere sulla sanità» . «Noi siamo contro questa violazione dei diritti fondamentali di chi chiede asilo, che é anche un enorme spreco di soldi dei contribuenti italiani» conclude la segretaria del Pd.
Una veduta dall'alto del centro - Reuters
Anche Alleanza verdi e sinistra punta il dito contro i costi e si prepara a chiedere un’interrogazione ai ministri Crosetto (Difesa) e Piantedosi (Interno). «Chiediamo l’immediata pubblicazione dell’elenco di tutte le aziende coinvolte» attacca Filiberto Zaratti, capogruppo di Avs nella commissione Affari costituzionali della Camera. Rincara la dose, Riccardo Magi (Europa+): «Saranno luoghi dove l’applicazione del diritto italiano ed europeo sarà nei fatti incerta o totalmente sospesa, dove i detenuti non godranno di un effettivo diritto di difesa e dove l’umanità viene lasciata fuori dalle recinzioni e dai cancelli che sono molto alti e Piantedosi sembra fare macabra ironia quando dice che non ci sarà filo spinato». . Per il segretario di Europa+ è «una specie di Guantanamo italiana». «Prima della mesta apertura dei Centri in Albania, chiarezza andrebbe fatta sui contratti ad aziende senza procedura di gara di cui scrive il quotidiano Domani: chiederemo su questo una puntuale valutazione della Corte dei Conti affinchè si faccia luce quanto prima», conclude Magi.
Intanto proseguono gli arrivi. Una motovedetta della Guardia costiera di Crotone ha soccorso 42 persone tra cui un nucleo familiare con quattro bambini, che si trovavano su una barca a vela ormai alla deriva al largo di Isola Capo Rizzuto. I migranti, partiti circa cinque giorni fa dalla Turchia, provengono in gran parte da Afghanistan, Iran ed Iraq. Tra loro sono stati riscontrati anche alcuni principi di assideramento. Altri 88 migranti sono invece sbarcati a Roccella Jonica, soccorsi da una motovedetta della Guardia costiera. Si tratta di un gruppo di persone di nazionalità irachena, iraniana e afghana, tra cui quindici donne - una incinta - e venti minori. Il gruppo di migranti era a bordo di una barca a vela con il motore in avaria. Gli agenti della Squadra mobile di Siracusa hanno sottoposto a fermo due cittadini egiziani, di 25 e 32 anni, accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. I due uomini, che sono stati accompagnati nel carcere di Cavadonna, sarebbero gli scafisti dell’imbarcazione partita dalle coste libiche e giunta ieri nel porto commerciale di Augusta, dopo essere stata intercettata dalla Capitaneria di Porto. A bordo c’erano 26 migranti.