ll Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva, dopo aver acquisito il parere favorevole delle Commissioni parlamentari competenti, il regolamento sulle "quote rosa" nei consigli di amministrazione e di controllo delle società pubbliche costituite in Italia."Le nuove regole - precisa il Consiglio dei ministri - consentono alle singole società a controllo pubblico di modificare i propri statuti per assicurare l'equilibrio tra i generi. L'equilibrio si considera raggiunto quando il genere meno rappresentato all'interno dell'organo amministrativo o di controllo ottiene almeno un terzo dei componenti eletti".E' solo una delle decisioni adottate nella riunione di oggi. Il governo ha infatti chiesto il ritiro delle dimissioni della commissione Grandi Rischi, arrivate all'indomani della sentenza di condanna degli esperti che prima del terremoto dell'Aquila rassicurarono la popolazione circa l'improbabilità di scosse devastanti. Il Consiglio dei ministri ha anche approvato un decreto legge che, in attuazione della recente sentenza della Corte costituzionale n. 223 del 2012, ripristina la disciplina del trattamento di fine servizio nei riguardi del personale interessato dalla pronuncia. Stop, dunque, alle trattenute del 2,5% sul Tfr in busta paga per i dipendenti pubblici.Via libera alla modifica del codice antimafia: le integrazioni riguardano la disciplina della documentazione, per consentire l'immediata entrata in vigore delle norme che ridefiniscono il "catalogo" delle situazioni dalle quali si desume l'esistenza di tentativi di infiltrazione mafiosa.