Trasferimento temporaneo per i tre agenti penitenziari indagati dalla Procura di Roma per omicidio preterintenzionale nell'inchiesta sulla morte di Stefano Cucchi. Il Provveditorato regionale alle carceri del Lazio ha deciso il distacco dei tre agenti dal nucleo del Tribunale di Piazzale Clodio. E ciò in attesa che si concluda l'inchiesta disposta dal Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. Nicola Minichini, Corrado Santantonio e Antonio Dominici sono stati momentaneamente trasferiti in tre posti differenti, ossia il Nucleo aeroportuale di Fiumicino, quello operativo traduzioni di Rebibbia e il carcere minorile di Casal del Marmo.Mentre il detenuto che avrebbe assistito al pestaggio di Stefano Cucchi, il 31enne arrestato per detenzione di droga il 16 ottobre scorso e deceduto in un ospedale della capitale una settimana dopo col volto tumefatto e il corpo pieno di ecchimosi, sarà sentito sabato prossimo dal gip nell'ambito di un incidente probatorio.
Nuovi misteri. Intanto continuano i colpi di scena nell'inchiesta per la morte di Stefano Cucchi, il trentunenne deceduto il 22 ottobre scorso all'ospedale Sandro Pertini di Roma dopo essere stato arrestato per droga il 15 ottobre. Sui jeans che Cucchi indossava il giorno del ricovero in ospedale c'è una macchia: il sospetto è che possa trattarsi di sangue. E mentre si attende la riesumazione della salma, fissata per il 23 novembre prossimo, è arrivata la notizia del ritrovamento di una consistente quantità di droga in un appartamento in cui il giovane romano era solito passare le notti. A scoprirla per caso durante le pulizie sono stati proprio i familiari, che hanno comunicato il nuovo elemento alla procura di Roma. È stata individuata una macchia, probabilmente di sangue, sui pantaloni jeans che Stefano Cucchi indossava al momento del ricovero nell'ospedale Sandro Pertini. Su disposizione dei pubblici ministeri, il paio di jeans sarà sottoposto ad accertamenti tecnici per stabilire la presenza o meno di tracce di sangue rappreso. I pantaloni erano stati restituiti ai familiari alcuni giorni fa. L'indagine sui jeans è stata affidata alla dottoressa Carla Vecchiotti dell'Istituto di Medicina legale dell'Università La Sapienza. A lei spetta il compito di stabilire, nel giro di sessanta giorni, "se sui jeans sottoposti a sequestro siano rinvenibili tracce di sangue umano" e, in caso affermativo, "di accertare le caratteristiche genetiche comparandole con quelle ricavabili dal sangue prelevato in sede autoptica dal corpo di Stefano Cucchi".
Trovata anche della droga dai familiari. 925
grammi di hashish e 133 grammi di cocaina. Sono queste le sostanze stupefacenti che il 6 novembre scorso sono state ritrovate dai familiari di Cucchi in un appartamento di loro proprietà a Morena (in provincia di Roma), saltuariamente occupato da Stefano. A rivelare la presenza della droga al magistrato, tramite gli avvocati Fabio Anselmo e Dario Piccioni, sono stati gli stessi congiunti di Cucchi. La sostanza, ora sequestrata dagli agenti della Squadra Mobile di Roma, era stata trovata in un armadio durante delle normali operazioni di pulizia della casa. Su questo fatto è stato ascoltato come testimone Giovanni Cucchi, il padre di Stefano. Secondo i legali della famiglia, il comportamento dei genitori è indice della loro disponibilità a prestare la massima collaborazione agli investigatori per arrivare ad accertare le cause della tragica fine di Stefano.
La riesumazione. Il 23 novembre verrà riesumata la salma di Cucchi e saranno ripetuti alcuni esami medico-legali sul corpo del giovane. Con la riesumazione della salma, i pubblici ministeri sperano di fare chiarezza "sull'epoca, le cause ed i mezzi che hanno determinato la morte". Delle indagini medico-legali sul corpo si occuperanno i professori Paolo Arbarello, Ozrem Carella Prada, Luigi Cipolloni, Dino Mario Tancredi e Vincenzo Pascali. Attraverso l'esame della documentazione sanitaria, i consulenti dei pm dovranno inoltre stabilire se l'assistenza prestata a Cucchi in ospedale sia stata adeguata e tempestiva in rapporto al suo stato di salute e alle sue condizioni generali.