La presentazione della proposta di legge per la creazione di un garante dei diritti della famiglia fornisce l’occasione a Pier Ferdinando Casini di enunciare una premessa politica di ampio respiro, che apre un dibattito e suscita risposte anche nelle fila del governo. «Le alleanze politiche si creano su questioni importanti, il tema dei valori è fondamentale», afferma il leader dell’Udc presentando il progetto di articolato, insieme a Rocco Buttiglione, Paola Binetti e Luisa Santolini. «La difesa della vita per esempio è uno di quei grandi capitoli che per noi cattolici sono valori indisponibili. Ma sono valori trasversali a tutte le forze in campo», spiega l’ex presidente della Camera, pur sottolineando che sua intenzione non è «rialzare lo steccato delle divisioni tra credenti e non credenti». La sollecitazione è che «su questi valori » ci sia «un voto unitario di tutti in cattolici in Parlamento». Ma una sfida particolare è lanciata al Pdl. «Vogliamo che si passi dall’esibizione alla realizzazione dei valori», argomenta Casini, definendo «condivisibili » le conclusioni della recente Conferenza nazionale della famiglia, organizzata a Milano dal governo. «Non ci piace quando il tema della famiglia viene usato strumentalmente », mette comunque in chiaro il leader dell’Udc. Anche la Binetti chiama in causa «soprattutto» il governo, invitandolo ad uscire dalla politica degli spot. La contrarietà del partito ad una «fine traumatica della legislatura» è dimostrata, evidenzia Buttiglione dalla proposta di legge presentata. Sono indicazioni che sollecitano risposte nelle fila del governo, anche perché il sottosegretario Giovanardi annuncia che tutto il piano che è uscito dalla Conferenza della famiglia sarà approvato dall’Osservatorio competente e dal Consiglio dei ministri.«I temi antropologici sono alla base di ogni progetto politico e non ne costituiscono quindi una variabile laterale», puntualizza il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi concordando con la Binetti nel limitare «il riconoscimento pubblico» solo «all’unione tra un uomo e una donna in quanto naturalmente predisposta alla procreazione ». Per il ministro «il comune sentire su questi temi», e quanto affermato dalla Costituzione, «è inesorabilmente dirimente per il definirsi di alleanze e coalizioni di governo». E il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri cita alla lettera l’incipit di Casini sulle «alleanze» e sui «valori indisponibili». E cita il «consenso pressoché unanime» che l’agenda bioetica del governo ha trovato non solo nella maggioranza di governo «ma anche nelle forze di opposizione».Gasparri rilancia invitando a concludere l’iter del fine vita alla Camera, esprimendo la preoccupazione che «forse Casini troverà qualche resistenza all’interno dell’ipotetico terzo polo». In ogni modo il confronto è auspicato con convergenze che non rispondano soltanto ad una geometria politico-parlamentare. Intanto la proposta del garante della famiglia riceve il sì «pieno» della piediellina, Barbara Saltamartini. La Binetti, primo firmatario, ne spiega le finalità: «La famiglia deve tornare ad essere il soggetto sociale di riferimento per l’azione di governo». «Questo è il nostro modo di fare politica », specifica la Santolini, annunciando una proposta udc sul «fattore famiglia», il progetto di riforma fiscale del Forum.