La comandante Carola Rackete (Ansa)
Carola Rackete ha deciso: querelerà il vicepremier Matteo Salvini. A nome della capitana tedesca della Sea Watch 3, lo annuncia il suo legale, Alessandro Gamberini: "Abbiamo già preparato la querela. Non è facile - ha detto l'avvocato a Radio Cusano Campus - raccogliere tutti gli insulti che Salvini ha fatto in queste settimane e anche le forme di istigazioni a delinquere, cosa che è ancora più grave se fatta da un ministro dell'interno. Nel circuito di questi leoni da tastiera abituati all'insulto, è lui che muove le acque dell'odio. Una querela per diffamazione è il modo per dare un segnale. Quando le persone vengono toccate nel portafoglio capiscono che non possono insultare gratuitamente."
Gamberini è poi tornato alla notte in cui è avvenuto la forzatura del blocco imposto dal Viminale e al successivo arresto, non convalidato dal Gip: "Lei è una giovane, brillante comandante di nave, ma forse non è abituata ai giochini politici di cui Salvini è maestro. Questa barca ha atteso due settimane che qualcuno autorizzasse lo sbarco, non è stato detto e fatto nulla e quindi ha deciso di sbarcare. Ci sono dei report medici che evidenziano situazioni drammatiche di alcuni migranti a bordo. Alcuni minacciavano di buttarsi per raggiungere a nuoto la riva, altri di suicidarsi. La fiducia di una soluzione era venuta meno".
Quanto all'attuale posizione di Rackete, Gamberini ha spiegato che la donna "rimane attualmente indagata per il reato di resistenza a pubblico ufficiale e del reato previsto dall'articolo 1100 del Codice della navigazione". "Io - ha aggiunto il legale - mi sono subito affrettato a dire che abbiamo vinto una battaglia, ma non la guerra. Il procedimento continua. Carola è tornata libera senza alcuna limitazione e il giudice ha sgombrato il campo dalla possibilità che quella della Guardia di finanza possa essere considerata nave da guerra."
Alla notizia della querela da parte della comandante, il ministro degli Interni, Matteo Salvini ha risposto immediatamente attraverso un post su Facebook: "Infrange leggi e attacca navi militari italiane - scrive - e poi mi querela. Non mi fanno paura i mafiosi, figurarsi una ricca e viziata comunista tedesca".
E, intanto, Carola Rackete in una intervista allo Spiegel, ribadisce: "La politica di Salvini ha violato i diritti umani. Il suo modo di esprimersi è irrispettoso, non è appropriato per un politico di alto livello." E poi aggiunge una critica anche anche al governo tedesco: "Mi sono sentita lasciata sola. La mia impressione è stata che a livello nazionale e internazionale nessuno volesse davvero aiutare. Si sono sempre passati la patata bollente, mentre avevamo ancora 40 sopravvissuti a bordo. Ha fallito il ministro degli Interni Horst Seehofer, che non aveva alcun desiderio di accettare le offerte delle città" di ospitare i migranti a bordo della nave".