mercoledì 17 giugno 2009
L'allarme del Quirinale: il sovraffollamento crea problemi al sistema carcerario. Ionta dell'Amministrazione penitenziaria: puntare di più sulle pene alternative.
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Sovraffollamento, un problema che rende «più difficile la gestione» del sistema carcerario italiano. Lo ha sottolineato oggi il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel messaggio alla polizia penitenziaria in occasione del 192° anniversario di fondazione del Corpo. Al Quirinale ha indirettamente risposto il ministro della Giustizia Angelino Alfano il quale ha annunciato che il piano del governo prevede la creazione di 17891 nuovi posti entro il 2012. Attualmente – ha ricordato il Guardasigilli – i detenuti in Italia sono 63500, di cui il 40% sono stranieri. Alfano ha tenuto a precisare che il problema del sovraffollamento non pone il problema di mettere in discussione la certezza della pena: «Nessuno è legittimato a illudersi che la soluzione assomigli in qualche modo agli inutili perdonismo del passato che non hanno avuto effetti stabili e duraturi». Da parte sua il capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria Franco Ionta ha auspicato il ricorso a misure alternative alla detenzione: «La certezza della pena - ha detto Ionta – è certamente un principio indiscutibile ma bisogna comprendere che una pena flessibile sostiene il cambiamento della persona condannata, che, se adeguatamente sostenuta e accompagnata nel percorso del reinserimento sociale, abbassa il livello di recidiva ed è un valido strumento deflattivo delle presenze nelle carceri»
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