venerdì 11 giugno 2021
La ragazza ligure morta dopo il vaccino assumeva anche una doppia terapia ormonale. Gli investigatori: capire se le due patologie fossero state indicate nella scheda. Proclamato lutto cittadino
Camilla era affetta da una malattia autoimmune

Ansa

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I carabinieri del Nas di Genova stanno acquisendo cartelle cliniche e tutta la documentazione medica relativa a Camilla Canepa, la studentessa di 18 anni morta dopo essersi vaccinata con AstraZeneca. I militari, delegati dai pm Francesca Rombolà e Stefano Puppo insieme all'aggiunto Francesco Pinto, stanno andando negli ospedali di Lavagna, dove la giovane è stata ricoverata il tre giugno, e al Policlinico San Martino.

Camilla soffriva di piastrinopenia autoimmune familiare e assumeva una doppia terapia ormonale.

Gli investigatori vogliono capire se le due patologie fossero state indicate nella scheda consegnata prima della somministrazione del vaccino, il 25 maggio. Tra i documenti che stanno acquisendo i militari anche le relazioni dei dirigenti medici del San Martino Pelosi e Brunetti. Martedì verrà dato l'incarico ai medici legali Luca Tatjana e Franco Piovella.

Intanto è in corso al Policlinico San Martino di Genova l'espianto degli organi di Camilla. Secondo quanto appreso, è già stato espiantato il fegato, affidato alla staffetta appena partita per l'ospedale di Niguarda (Milano). Verranno espiantati altri quattro organi oltre al tessuto che verrà messo a disposizione dell'anatomopatologo della procura. "Un gesto ammirevole, un grande gesto d'amore", ha detto il direttore generale del San Marino Giuffrida commentando la decisione dei genitori di Camilla di donarne gli organi.

Intanto il sindaco di Sestri Levante Valentina Ghio ha proclamato un giorno lutto cittadino: «Abbiamo ritenuto, visto lo sgomento e la partecipazione che ha colpito tutta la città e dopo aver informato la famiglia, di proclamare il lutto cittadino nel giorno delle esequie di Camilla. Rispettiamo la richiesta della famiglia di discrezione e riservatezza. Cerchiamo di tenere unite le persone perché è una notizia che ha scosso tutti".

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