domenica 6 agosto 2023
Tre canadair, elicotteri della flotta regionale e uomini a terra dei Vigili del fuoco e della Protezione civile sono in azione da ore sul rogo ma le operazioni sono rese difficili dal forte vento
L'incendio a Siniscola

L'incendio a Siniscola - ANSA

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Sardegna battuta dal maestrale e dai roghi: dal nord al sud dell'isola case e agriturismo evacuati, residenti per strada, ettari di campagne in fumo compresi gli agrumeti del Sarrabus e lotta agli incendi da terra e dal cielo per tutta la giornata con elicotteri e Canadair. Situazione pesantissima dal pomeriggio a Monte Longu di Posada (Nuoro).

Le fiamme, sospinte dal forte vento, si sono spinte velocemente verso Siniscola e il centro balneare de La Caletta.

Con il fuoco arrivato a ridosso delle case, alcune sono già state evacuate dai Vigili del fuoco del Comando Provinciale di Nuoro, intervenuti sul posto con sei squadre, 30 uomini e 12 mezzi. Sull' incendio anche il Super Puma e gli elicotteri della flotta regionale più alcuni canadair. Sulla strada statale 131DCN 'Diramazione Centrale Nuorese' è stato provvisoriamente chiuso il tratto dal km 92 al km 145 tra Siniscola e Olbia.

Circa seicento le persone costrette per precauzione a lasciare le abitazioni. Il presidente della Regione Christian Solinas segue in costante contatto con la sala operativa della Protezione Civile Regionale l'evolversi delle operazioni antincendio nei vari territori interessati dal fronte dei roghi.

Solinas spiega di avere già chiesto alla Protezione Civile Nazionale il potenziamento della flotta aerea antincendio. Ha poi inoltrato il preallarme per l'attivazione del meccanismo di protezione civile europea. Gravissimi i danni nella zona di Feraxi: 4 aziende agricole sono state devastate dal fuoco che ha distruttole le riserve di foraggio accumulate. Fiamme anche sugli agrumeti e su una fattoria modello, meta ogni anno di delle gite di numerose scolaresche. Il rogo ha minacciato anche alcune strutture ricettive ed è stato necessario evacuare gli agriturismo. "Non ci sono certezze assolute ma stento a credere che gli incendi siano stati provocati da autocombustione - ha spiegato il sindaco di Muravera, Salvatore Piu - Una cosa è sicura: i danni sono gravissimi per il nostro territorio, una ferita che non sarà facile sanare. Proclameremo lo stato di calamità ma non ci fermeremo qui: il Comune presenterà un esposto alla Procura della Repubblica contro ignoti. I responsabili di questa nefandezza devono essere puniti severamente". Anche Porto Corallo a Villaputzu e San Priamo, la caratteristica borgata di San Vito, sono state interessate dalle fiamme. Un altro incendio in Sardegna a poche decine di metri da case e attività commerciali all'ingresso di Quartu, a pochi chilometri da Cagliari. Paura per gli abitanti delle case che si affacciano sulla via Fiume anche perché il fumo sta invadendo le strade e le piazze del rione. A fuoco il canneto dello stagno di Molentargius, area umida protetta tra Cagliari e Quartu, il regno dei fenicotteri a pochi passi dalla spiaggia del Poetto.

Ancora fiamme all'interno dell'ex camping Tamarix. Sì tratta di un rogo forse non legato (ma cause e dinamiche sono ancora da accertare) a quello divampato nel pomeriggio nel canneto della vicina via Fiume. L'area che ospita anche diverse roulotte abitualmente utilizzate soprattutto nei fine settimana, è stata evacuata. Sarebbero scoppiate anche delle bombole del gas. Per precauzione è stato chiesto agli abitanti delle prime ville del Margine Rosso di lasciare le case. Una giornata di fuoco quindi anche per il sud Sardegna: fiamme e paura per i roghi a San Giovanni Suergiu, nel Sulcis Iglesiente e a San Sperate, il paese dei murales e delle pietre sonore dell'artista Pinuccio Sciola. Intanto da Roma in arrivo un inasprimento delle pene per i responsabili dei roghi. E' quanto prevede la bozza di Dl che sarà presentata domani all'ultimo consiglio dei ministri prima della pausa estiva. In particolare il decreto apporta modifiche a quanto previsto dall'articolo 423-bis del codice penale.

Aumentato da quattro a sei anni il minimo edittale per chi causa un incendio in "boschi, selve o foreste ovvero su vivai forestali destinati al rimboschimento, propri o altrui". Se l'incendio è di natura colposa la pena minima passa da uno a due anni di reclusione. Infine la bozza prevede che la pena "è aumentata da un terzo alla metà quando il fatto è commesso al fine di trarne profitto per sé o per altri". "Come avevo già anticipato nella informativa al parlamento- spiega il ministro per la Protezione civile Sebastiano Musumeci il governo intende aumentare le pene a carico degli autori di incendi boschivi.

Ringrazio il collega Carlo Nordio per avere da subito condiviso l'esigenza di modificare la norma. Certo, non è la soluzione del grave problema: ma l'inasprimento della pena e la sua effettività serviranno a scoraggiare chi finora l'ha fatta franca!".

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