Bossi rilancia la candidatura di Tremonti alla vicepresidenza del Consiglio, mentre Berlusconi riunisce ad Arcore i vertici del Pdl. Potrebbe essere una giornata cruciale per gli equilibri interni alla maggioranza, dopo le tensioni dei giorni scorsi. La questione riguarda il ruolo del ministro dell'Economia: Tremonti, spalleggiato dalla Lega, sostiene la linea del rigore economico, ma questa sua posizione ha suscitato l'ostilità di molti colleghi dell'esecutivo. E anche qualche dissapore con lo stesso Berlusconi. Nel vertice di sabato ad Arcore tra il premier, Tremonti e Bossi (l'incontro era stato inizialmente rimandato per il ritardato rientro del capo del governo dalla Russia) era filtrata l'ipotesi di affidare al titolare dell'Economia la vicepresidenza del Consiglio.
Le dichiarazioni di Bossi. Il ministro delle Riforme Umberto Bossi ha difeso oggi il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, contrapposto "agli spendaccioni" nel governo, e si è detto favorevole ad assegnargli la vicepresidenza del Consiglio. "Secondo me sì", ha risposto Bossi ai giornalisti che gli chiedevano se Tremonti dovesse diventare vicepremier, come riferito dai media. "Da ministro Tremonti può stabilizzare. Dal punto di vista economico è un ottimo ministro, poi ha tutti i contatti che servono in Europa", ha aggiunto il leader del Carroccio, parlando a Barlassina (Monza) durante l'inaugurazione di un supermercato. "L'Europa serve nelle grandi crisi, ma poi bisogna rispettare tutte le sue regole". "Tremonti è una garanzia perché frena gli spendaccioni che ci sono nel governo", ha detto Bossi. "Senza di lui c'è il rischio di dover aumentare le tasse per decreto".
Le altre posizioni. Un'idea che Renato Brunetta aveva subito bocciato. «Giulio non ha bisogno di altri galloni» aveva dichiarato il ministro per l'Innovazione e la Pubblica Amministrazione. Posizione condivisa dal ministro dei Trasporti, Altero Matteoli: «Non serve aumentare le poltrone». Adesso, però, è Bossi a rilanciare. Alla domanda se Tremonti debba diventare vicepremier, Bossi risponde secco: «Secondo me sì». «Da ministro - spiega - Tremonti può stabilizzare. Dal punto di vista economico è un ottimo ministro, poi ha tutti i contatti che servono in Europa». «Senza Tremonti - aggiunge Bossi - c'è il rischio di dover aumentare le tasse per decreto. Lui è una garanzia perché frena gli spendaccioni». E a chi gli chiede se una svolta del genere non finirebbe per «commissariare» di fatto Berlusconi, Bossi replica: «Sono tutte stupidaggini. Tremonti è amico di Berlusconi, gli vuole bene e non farebbe mai una cosa del genere».