Si è conclusa con 56 rinvii a
giudizio, tre prosciolti, tre condannati, un assolto e una
posizione stralciata l'udienza preliminare per 64, tra ex e
attuali, consiglieri regionali lombardi nell'inchiesta sulle
presunte "spese pazze" coi rimborsi dei gruppi politici al
Pirellone. Per coloro che sono rinviati a giudizio dal gup
Fabrizio D'Arcangelo, il processo comincerà il primo luglio
davanti ai giudici della X sezione penale. Le accuse a vario
titolo sono truffa e peculato. Tra gli imputati figurano anche
Renzo Bossi e Nicole Minetti. Il figlio dell'ex leader della
Lega Nord, Umberto, si dimise nell'aprile del 2012, subito dopo
lo scoppio di un'altro scandalo, ovvero quello sui rimborsi
elettorali del Carroccio (vicenda per la quale è stato
rinviato a giudizio insieme al padre Umberto e al fratellastro
Riccardo). Minetti, igienista dentale e starlette televisiva
ritenuta vicina a Silvio Berlusconi, è rimasta, invece,
consigliere finchè non vi sono state le dimissioni in massa
decise dai gruppi per far sciogliere anticipatamente il
Consiglio regionale in seguito alla crisi della giunta
Formigoni assediata da troppe inchieste, nell'ottobre 2012
(Minetti è condannata in appello nel processo Ruby bis).
Il gup D'Arcangelo ha, invece, pronunciato sentenza di non
luogo a procedere per gli ex assessori Giovanni Rossoni del Pdl
e Mario Scotti dell'Udc e per l'esponente del Pd Carlo Porcari.
Una sentenza determinata da quello che è stato considerato un
errore procedurale da parte della Procura nel valutare la
doppia posizione di questi tre imputati sia nella veste di
capogruppo che di consiglieri. Assolto, sempre per la stessa
ragione, Guido Galperti (Pd) che aveva scelto di essere
giudicato col rito abbreviato. (AGI)
Tre le condanne pronunciate col rito
abbreviato: due anni di carcere sono stati inflitti ad Alberto
Bonetti Baroggi (Ncd), e Carlo Spreafico (Pd), un anno e mezzo
ad Angelo Costanzo (Pd), che si fece rimborsare solo poco
più di tremila euro. Quanto a Spreafico, stando all'accusa,
avrebbe acquistato coi soldi pubblici un vasetto di Nutella da
due euro e settanta centesimi. "Non ho mai mangiato Nutella -
si era difeso lui - avrò offerto una piadina alla Nutella a
qualcuno".
Oltre all'ex presidente del Consiglio regionale Davide
Boni, l'ex assessore Massimo Ponzoni, e l'ex capogruppo di Sel
Chiara Cremonesi, tra i rinviati a giudizio ci sono anche
cinque consiglieri regionali in carica. Si tratta di Luca
Gaffuri, ex capogruppo e attuale consigliere del Pd, Elisabetta
Fatuzzo (Pensionati), i leghisti Angelo Ciocca e Massimiliano
Romeo (quest'ultimo capogruppo), e Alessandro Colucci di Nuovo
centrodestra. Per loro il Movimento 5 stelle chiede le
dimissioni immediate.