Il Consiglio comunale di Bologna, dopo quattro ore di dibattito e quasi un’ora di interruzione dei lavori per disordini fuori dall’aula, ha approvato l’ordine del giorno presentato lunedì scorso dal Partito democratico in merito al referendum consultivo sui fondi comunali alle scuole dell’infanzia paritarie. Tale documento prevede il mantenimento dell’attuale sistema pubblico integrato, compresa l’erogazione delle risorse finanziarie comunali destinate al supporto delle scuole paritarie private. La consultazione cittadina si era svolta il 26 maggio e, a fronte di una minima affluenza (28,7%), la più bassa nella storia referendaria del capoluogo, aveva visto prevalere il voto A (59%), per l’abolizione del contributo comunale alle paritarie, pari a un milione di euro. In Consiglio ha prevalso la linea di chi ritiene il numero dei voti non sufficiente a mutare una convenzione approvata dal Comune poco più di un anno fa e che permette una quasi totale soddisfazione delle richieste delle famiglie bolognesi. Pd, Pdl e Lega hanno votato uniti l’odg presentato dal Pd, mentre il Movimento cinque stelle, Sel e Gruppo misto si sono espressi a favore del documento finalizzato a dimezzare i contributi alle paritarie entro il 2014.