sabato 8 maggio 2010
Lo sfogo dopo il brano della Guzzanti in onda ad Annozero. Mentre tra Firenze e Perugia si rincorrono voci di ulteriori, clamorosi sviluppi giudiziari. Date, intercettazioni telefoniche, atti ufficiali, ricevute: il sottosegretario capo della Protezione civile ribatte punto per punto all’accusa di corruzione ipotizzata dai magistrati inquirenti.
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Nessun appalto in Abruzzo per le imprese coinvolte nell’inchiesta sui Grandi Eventi. Guido Bertolaso si difende con veemenza dalle accuse di aver favorito la cosiddetta "cricca" e in particolare l’imprenditore Diego Anemone. Dice di non aver «mai mentito». Di avere la coscienza a posto e di voler difendere se stesso, la famiglia e la maglietta della Protezione civile che ha indosso, «screditata» anche dal film di Sabina Guzzanti.Sarà stato per rispondere alle critiche di Annozero, che ha trasmesso un brano della discussa pellicola per la quale il ministro del Turismo Michela Brambilla si riserva di adire le vie legali per danno di immagine al Paese. Sarà perché sull’asse Firenze-Perugia continuano a rincorrersi voci di possibili ulteriori clamorosi sviluppi delle indagini. Fatto sta che - in un momento in cui il Governo è sotto pressione dopo le dimissioni di Scajola, peraltro mai nominato dal sottosegretario - arriva il giorno della Bertolaso’s version. Berlusconi lo ha autorizzato, fa sapere quasi a stoppare subito le accuse - che poi arriveranno da esponenti di Pd e Idv - di aver usato una sede istituzionale. Nella conferenza stampa fiume il sottosegretario alla presidenza del Consiglio va nel dettaglio: data per data, intercettazione per intercettazione, atto ufficiale per atto ufficiale, ricevuta per ricevuta. «Speravo di commentare l’archiviazione o lo stralcio della mia posizione, ma purtroppo non è stato così, l’indagine va avanti e voglio chiarire alcune cose», ha esordito. E assicurata totale fiducia ai magistrati perugini, Bertolaso ha molti rilievi da fare su uso e interpretazione delle intercettazioni.Il G8 alla Maddalena. Alla fine di settembre 2008 i progetti sono pronti e dall’originario costo ipotizzato di 300milioni si arriva quasi al doppio. Ma dopo che Michele Calvi in ottobre diventa su indicazione di Bertolaso "soggetto attuatore", si torna a 380milioni. Da alcuni colloqui captati traspare il disappunto di chi si aspettava di più. Infine, anche l’Europa ha riconosciuto la rispondenza alle normative delle procedure attuate.Gli appalti all’Aquila. Dopo lo spostamento del G8, seguito al sisma del 6 aprile 2009, «nessuna delle imprese coinvolte in questa vicenda ha avuto appalti all’Aquila», ha sottolineato Bertolaso. «Anemone è venuto a trovarmi diverse volte, ma non ha avuto nessun affidamento». E nessuna intercettazione registra disappunto degli imprenditori per un «tradimento» di favori promessi.I massaggi. Bertolaso fornisce le date delle sedute, una decina, con la fisioterapista Francesca, leggendo un sms da lei ricevuto, per dimostrare assenza di rapporti confidenziali. Una sola volta con la brasiliana Monica - ma sempre per massaggi - che spera possa essere presto sentita.I rapporti con Anemone. Infine, il capo della Protezione civile ha voluto chiarire i rapporti con Anemone. La conoscenza risale a molti anni fa. A lui ha fatto eseguire lavori di falegnameria in casa per 20mila euro molti prima dei fatti contestati e la moglie di Bertolaso - architetto di giardini - ha avuto un regolare rapporto professionale con il Salaria Village nel 2007.
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