venerdì 9 settembre 2011
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"È difficilissimo" governare e "trovarsi a fare i conti con tutte le difficoltà" ereditate dal passato, "in un sistema che non dà alcun potere" al presidente del Consiglio e al governo. "Ho sentito in questi anni un senso di impotenza drammatico". Così il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel suo intervento ad Atreju alla festa dei giovani del Pdl.Sull'ipotesi di un governo tecnico, Berlusconi ha detto: "Mi viene da ridere, in giro non ne vedo con autorevolezza e talento". E ha aggiunto che nel governo "c'è coesione, si andrà avanti 18 mesi. Spero di poter fare le riforme. Arriverò certamente alla fine della legislatura, attraverso la mia autorevolezza personale che mi permette di tenere insieme la squadra anche attraverso la mia autorevolezza politica". Sulla manovra, il premier ha rivelato che è stata la Bce a spiegare come farla. Con la lettera riservata "che ci hanno chiesto loro di mantenere tale, scritta insieme alla Banca d'Italia la Bce ci ha indicato non solo di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013 ma anche in che modo avrebbero preferito che fosse raggiunto". Non è mancato un accenno alle vicende giudiziarie. Dopo aver detto di non temere l'inchiesta sul caso Tarantini, il premier ha detto che "La sovranità popolare è dei magistrati", sottolineando che ogni volta che viene approvata una legge se "non piace a Magistratura Democratica, politicizzata e di sinistra viene mandata alla Corte Costituzionale a maggioranza di sinistra e viene puntualmente abrogata".
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