sabato 5 marzo 2011
«Da parte nostra c'è la disponibilità a celebrare i processi e rapidamente, per questo abbiamo dato la disponibilità del lunedì per le udienze». Lo ha detto l'avvocato del premier, Niccolò Ghedini, in tribunale a Milano. Mentre Berlusconi annuncia: «Giovedì il consiglio dei ministri discuterà la riforma costituzionale della giustizia».
- Procura: prima il processo Ruby
COMMENTA E CONDIVIDI
"Da parte nostra c'è la disponibilità a celebrare i processi e rapidamente, per questo abbiamo dato la disponibilità del lunedì per le udienze". Lo ha detto l'avvocato Niccolò Ghedini in tribunale a Milano.Ai cronisti che gli chiedevano perché il premier avesse maturato la decisione di partecipare alle udienze, Ghedini ha spiegato che "c'è un'attenzione fuori dalla normalità su di lui e dunque ritiene opportuno scendere in campo in prima persona". L'avvocato inoltre ha chiarito che il premier verrà a tutte le udienze, anche a sentire i testimoni.E a chi chiedeva ancora se parteciperà ai processi, il legale ha ribadito: "Assolutamente sì". E ha spiegato che proprio per questo motivo hanno dato la disponibilità a celebrare i procedimenti di lunedì. Sono stati fissate proprio di lunedì la prossima udienza del processo Mediaset, in calendario per l'11 aprile, e quella del procedimento Mediatrade, rinviata oggi al prossimo 28 marzo. IL PREMIER: PRONTA «RIFORMA EPOCALE» DELLA GIUSTIZIA "Affronteremo le elezioni amministrative con una maggioranza più coesa di prima e siamo in condizioni di portare a compimento tutte le riforme per le quali gli italiani ci hanno dato il consenso elettorale".Silvio Berlusconi, con la sua voce che giunge telefonicamente nel Teatro di Don Orione, ad Avezzano, scalda la platea del Pdl che poco prima aveva ascoltato il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, intervenuto per parlare, tra l'altro, della riforma della giustizia. Nel suo intervento telefonico il premier non ha avuto dubbi: "Non ci saranno elezioni politiche anticipate perché sarebbero dannose". "La maggioranza in Parlamento - ha spiegato - è assolutamente autosufficiente e abbiamo i numeri per andare avanti. Anche i sondaggi - ha osservato Berlusconi - cidanno primi con il 30,6% dei consensi. Nessun Governo - ha ribadito - ha fatto così tanto e così bene".Il premier ha confermato quello che già aveva annunciato il ministro della Giustizia Alfano: giovedì prossimo il Consiglio dei Ministri discuterà la riforma costituzionale della giustizia, "sarà una riforma "epocale".Infine, ha lanciato una stoccata all'opposizione definendola "palla al piede dell'Italia". "La sinistra - ha detto - non è riuscita a diventare socialdemocratica nel nostro Paese. Mi accusano di provocare conflitti istituzionali ma dimenticano che sono io che subisco attacchi da 17 anni senza soluzione di continuità". L'ultima battuta Berlusconi l'ha riservata alle intercettazioni telefoniche: "Non siamo unPaese libero perché quando alziamo il telefono si è quasi certi di essere intercettati".
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: