giovedì 7 luglio 2011
Il premier torna sul discusso provvedimento utilizzabile per congelare il maxi indennizzo del lodo Mondadori: «Presto ci sarà una sentenza, quindi poi si potrà reinserire la norma perché non sarà più considerata ad personam». E aggiunge: «Tremonti sapeva e la giudicava sacrosanta».
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Silvio Berlusconi torna sulla discussa norma cosiddetta "salva-Fininvest" inizialmente contenuta nel decreto della manovra economica e poi ritirata tra le polemiche, sottolineando che «Non c'è nulla che ci impedisca» di reinserirla nel testo, «tanto ci sarà a breve una sentenza. Dopo, quindi, si potrà pensare a reinserirla in Parlamento perchè non sarà più considerata una norma solo per la Fininvest o ad personam». La norma avrebbe in teoria consentito di congelare anche il risarcimento dovuto alla Cir di De Benedetti come stabilito dal lodo Mondadori, in caso di conferma in appello della sentenza di primo grado, che aveva fissato un indennizzo di 750 milioni.Il premier, intervenuto durante la conferenza stampa di presentazione del libro di Scilipoti, ha aggiunto che «Tremonti considerava quella norma sacrosanta e non ha ritenuto di portarla al voto del Consiglio dei ministri pensando che fossero tutti d'accordo ed io ne ho avuto la conferma perchè ad esempio Calderoli che non la conosceva mi ha detto "perbacco se lo sapevo la potevo scrivere meglio". Non c'è nessun giallo, appena ho visto le polemiche ho scritto una dichiarazione e ho ritenuto di farla togliere». Sul tavolo anche l'argomento tasse. «La pressione fiscale è eccessiva e credo che questo comporti una sorta di giustificazione morale in chi evade, questa ovviamente non è una giustificazione, io sonoil primo contribuente - ha detto il premier, aggiungendo che chi paga le tasse deve avere «il giusto sentimento dei servizi» perché così «ci sarebbero meno evasori. L'attenzione del governo - conclude - è dunque per una giusta pressione fiscale che riduca l'evasione».Berlusconi ha espresso il suo parere anche sulla guerra in Libia: «Ero e sono contrario all'intervento in Libia ma ho avuto le mani legate dal voto del Parlamento del mio Paese e sono stato costretto ad accettarlo non solo per la decisione dell'Onu ma anche per l'intervento del capo dello Stato alle Camere». Infine, il premier ha toccato anche l'argomento Bankitalia. «Stiamo parlando serenamente, ho fatto diverse interviste, vedrò rappresentanti della Banca d'Italia e credo anche l'opposizione, ma non c'è premura perchè il termine è il primo novembre».
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