Il governo andrà avanti con la sua "politica del fare" senza farsi distrarre dalle chiacchiere estive e dovrà ottenere la fiducia parlamentare sui 5 punti del programma da parte di "tutti" gli eletti nelle liste Pdl. Il giorno dopo il vertice con il leader della Lega Umberto Bossi - che ha raffreddato l'ipotesi di voto anticipato ma anche di un allargamento della maggioranza all'Udc - il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, detta la linea con un messaggio ai Promotori della Libertà."Al di là dei dibattiti politici estivi, dobbiamo tenere un punto fermo: le innovazioni che abbiamo introdotto nella politica restano, non perché lo diciamo noi, ma perché questa è una conquista della gente e la gente giustamente non accetterebbe mai di tornare indietro. Andiamo avanti, quindi, sulla strada della novità e della semplificazione, su quella realizzazione concreta delle promesse elettorali che resta l'unico punto di aggancio vero nei confronti dei nostri elettori", sollecita i propri supporter il premier.E dichiara: "I cinque punti che il Popolo della Libertà e il Governo intendono portare con priorità in settembre dinnanzi alle due Camere, confermando tutto il programma approvato dagli elettori, sono la continuazione concreta di una politica tutta tesa ai fatti: su quei punti e per quei punti sono stati eletti tutti i rappresentanti del Popolo della libertà che su quei punti e per quei punti saranno chiamati ad impegnarsi per portare a termine una legislatura fruttuosa e feconda di risultati positivi. Sono sicuro che questo debba avvenire ed avverrà. Tutto il resto sono soltanto chiacchiere, chiacchiere e basta".Il premier si schiera anche contro ipotesi di "ammucchiate fuori del tempo". "È vero che siamo in estate, ma agli italiani alcune idee chiare e precise non vengono certo offuscate dai calori estivi... Il ritorno della vecchia politica perciò è il tentativo di riaprire un teatrino che ormai non trova più spettatori", scrive Berlusconi.E retoricamente domanda: "Come si può pensare, nell'anno di grazia 2010, a resuscitare alleanze dal collante incerto, dai programmi ancora più incerti, dalle prospettive addirittura incertissime?".Stamani il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, ha auspicato la creazione di un nuovo Ulivo di centrosinistra e la costituzione di una alleanza democratica in funzione antiberlusconiana per quando si tornerà alle urne. Due giorni fa l'ex leader Pd aveva invece respinto la possibilità di "sante alleanze".