lunedì 16 luglio 2012
Tornerà a breve al suo vecchio nome, Forza Italia, il nuovo Pdl guidato da Silvio Berlusconi. È quanto rivela lo stesso ex premier in una lunga intervista al quotidiano tedesco Bild, poi parzialmente ritrattata: si tratta di una proposta, non di una decisione assunta. ​
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Ritorno al '94? Il Pdl non torna indietro: conserverà il suo nome, cambierà nel simbolo e, forse, negli uomini, ma Forza Italia non resusciterà. Almeno non nella forma e con le modalità spiegate da Berlusconi al quotidiano Bild. Perché oggi è lo stesso Cavaliere che quella intervista la rimette a punto: "Nell'intervista apparsa sulgiornale Bild, l'idea del cambio di nome dal Popolo delle Libertà a Forza Italia è stata equivocata trattandosi, com'è logico ed evidente, non già di una decisione assunta, ma solo di una proposta da discutere nelle sedi proprie". Nulla di definitivo, dunque. "Qualsiasi scelta sarà assunta collegialmente".Prima della precisazione dell'ex presidente del Consiglio, l'intervista aveva suscitato le reazioni di tutto lo stato maggiore di via dell'Umiltà, a partire dal segretario politico del Pdl, Angelino Alfano: "Il Popolo della Libertà è un progetto nato da una straordinaria intuizione che ha consentito di raccogliere i voti di milioni di italiani: a quel progetto siamo affezionati", aveva sottolineato Alfano rimandando la questione al vaglio degli organi previsti dallo Statuto.Insomma, niente remake del 'predellino'. "Certamente non credo che ci sia una decisione in tal senso, che per me sarebbe sbagliata", erano state le parole del coordinatore Ignazio La Russa: "Il progetto del Pdl - ha aggiunto - è stato voluto da Berlusconi e deve continuare. Discuteremo non con un'intervista a un giornale straniero ma di persona e negli organi di partito". Ma lo stop a qualsiasi ipotesi di ritorno al passatoè unanime tra gli ex An: Gasparri si dice "pronto a sostenere la candidatura di Berlusconi con lealtà", ma giudica "negativamente ogni ipotesi di scomposizioni del Pdl o ritorni a sigle del passato". Il senatore Andrea Augello si limita a giudicare "irricevibile sul piano del metodo e dello stile politico che questo tipo di messaggi giunga senza alcun dibattito preventivo". Fabio Rampelli ha citato Eraclito nel dire che "è impossibile bagnarsi due volte nelle acque dello stesso fiume".Tra gli ex di Forza Italia c'è maggiore cautela nel valutare l'intervista a Bild. Per Giancarlo Galan quella diBerlusconi sarebbe stata una scelta "coraggiosa. Penso agli anni in cui nacque Forza Italia come a tempi pieni di speranze e di gioia", ribadisce l'ex ministro che si dice "felice ma preoccupato perché dobbiamo ricominciare sapendo di aver commesso errori gravissimi". Anche Roberto Formigoni ha ricordato che "il nome Forza Italia è importante nella nostra storia, è il nome che ci ha fatto vincere in diverse occasioni". E Mariastella Gelmini: "Il punto non è il nome, dobbiamo pensare al programma".

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