«Per essere onesti, non è che la crescita la fai con un Consiglio dei ministri», dice la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. «La crescita la fai con un programma complesso che non si risolve con una sessione del Consiglio dei ministri, deve essere un processo che va avanti e non può fermarsi qua». La leader degli industriali lo ha detto ribadendo che «la parte più interessant» del pacchetto di stimolo all'economia per gli industriali è quella delle semplificazioni, un pacchetto «che ad oggi non è stato approvato, ma è stato analizzato e condiviso, ed è stato detto che c'è un tavolo di coordinamento con la promessa di approvarlo entro una settimana-dieci giorni».
BOTTA E RISPOSTA BERLUSCONI-BERSANIBotta e risposta tra Berlusconi e Bersani sul piano di rilancio dell'economia approvata dal governo. «L'Italia è un Paese con un debito alto, ma i suoi cittadini sono "ricchi"», ha detto Silvio Berlusconi nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri che ha approvato il decreto legislativo sugli incentivi e le modifiche degli articoli 41, 97 e 118 della Costituzione. «Quando si ha una psicologia da miliardario non si può capire come vive il Paese», ha replicato il segretario del Pd. Per quanto riguarda le modifiche alla Costituzione, nell'articolo 41 «l'iniziativa economia è libera, ed è permesso tutto ciò che non è espressamente vietato dalla legge». Berlusconi ha spiegato comunque che il testo dell'articolo 41 deve essere ancora «perfezionato». Nell'articolo 97 viene affermato che «le pubbliche funzioni sono al servizio del bene comune», mentre la revisione dell'articolo 118 prevede che gli enti locali «non devono solo favorire, ma anche garantire l'autonoma iniziativa».È partita «la nuova fase del lavoro di governo, tesa al rilancio per la crescita dell'economia», ha spiegato il premier. «Questa è la risposta alla crisi globale, noi abbiamo saputo mantenere in ordine i conti pubblici. La stabilità dei governi è condizione essenziale per avere una valutazione positiva sul piano economico in sede internazionale. L'Italia è un Paese che ha un debito pubblico elevato, ma ha cittadini che, uso questo termine, sono "ricchi"». Il primo ministro ha aggiunto inoltre che «spingiamo per una velocizzazione dei lavori pubblici per non rinunciare ai fondi che le amministrazioni non hanno saputo spendere».«Abbiamo avuto ritardi sui provvedimenti per la crescita, per via delle vicende della maggioranza», ha ammesso il Cavaliere. «Lo ammetto, siamo stati distratti dalla diaspora di alcuni componenti - ha detto riferendosi ai finiani - ma ciò non ci impedisce di avere adesso un miglioramento e un mantenimento della maggioranza. Ora con la maggioranza che abbiamo - e che sta crescendo di votazione in votazione - possiamo non solo amministrare, ma anche riformare», ha proseguito.«Abbiamo deciso di andare con grande immediatezza nella direzione dell'abrogazione di diverse leggi approvando vari testi unici», ha aggiunto Berlusconi. «Abbiamo l'ambizione di produrre un codice delle leggi fiscali». «Ma quale "scossa"? Queste misure non fanno neanche il solletico, non c'è niente di concreto. Se con queste misure il pil crescerà dell'1,5% come ha detto Berlusconi, prendo il saio e vado ad Arcore a piedi», ha commentato Pier Luigi Bersani. Il capogruppo Idv in Senato, Felice Belisario, afferma che «anche se si volesse dar credito a questa "scossa liberale", è evidente che non si favorisce l'economia istituendo un Far West imprenditoriale».
LE 34 PROPOSTE DEL PDTrentaquattro proposte di liberalizzazioni per nove settori dell'economia e dell'attività sociale sono stati presentati oggi dal segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, in risposta e in alternativa alle proposte varate oggi dal Consiglio dei ministri. Per quanto riguarda le professioni cinque sono le proposte di liberalizzazione: 1) modernizzare il ruolo e l'assetto degli ordini professionali; 2) garantire pari opportunità alle giovani generazioni; 3) riformare il tirocinio, prevedendo una durata limitata e un equo compenso; 4) equiparare le professioni intellettuali al settore dei servizi; 5) riconoscere le professioni non regolamentate.Per quanto riguarda i farmaci le proposte sono: 1) liberalizzazione della vendita di tutti i medicinali a carico dei cittadini; 2) facoltà alle farmacie di stabilire un orario di apertura superiore al minimo.Per carburanti ed energia le proposte sono quattro: 1) libertà di approvvigionamento dei gestori della rete dei carburanti; 2) acquirente unico per il commercio all'ingrosso dei carburanti; 3) eliminazione dei vincoli regionali sulla liberalizzazione della distribuzione dei carburanti; 4) separazione proprietaria della rete del trasporto gas.Per le banche le proposte riguardano: 1) portabilità gratuita dei conti correnti; 2) abolizione della clausola di massimo scoperto e di altre commissioni analoghe nei conti bancari; 3) divieto di ricoprire incarichi incrociati nei Cda delle banche.Per il settore autorità di regolazione, trasporti e poste le proposte sono sei: 1) istituzione dell'autorità dei trasporti; 2) regolazione del settore dei trasporti; 3) trasferimento delle funzioni di regolamentazione dei servizi postali all'Agcom; 4) divieto di ricoprire più incarichi nelle autorità indipendenti; 5) regolamentazione delle tariffe autostradali; 6) soppressione del pubblico registroautomobilistico (Pra).Per il settore assicurazioni le proposte sono: 1) abrogazione del tacito rinnovo del contratto Rc Auto; 2) divieto di modifiche unilaterali del contratto Rc Auto; 3) promozione dei gruppi di acquisto solidali polizze Rc Auto; 4) revisione del meccanismo del bonus-malus; 5) istituzione dell'ufficio centrale anti-frode.Per il settore del commercio tre sono le proposte: 1) estensione a tutte le attività commerciali di fornire liberamente ai consumatori anche servizi integrati con la propria attività economica principale; 2) facoltà dell'apertura domenicale dei negozi nei comuni non turistici; 3) sostegno fiscale, per i primi anni di attività, agli esercizi di prossimità nei centri minori.Per il settore semplificazioni per le imprese le proposte sono tre: 1) consentire l'avvio immediato di stabilimenti produttivi con autocertificazione e controlli ex-post; 2) dare piena autonomia alle imprese; 3) facilitare l'accesso a nuove attività economiche.Per quanto riguarda la tutela dei consumatori le proposte sono: 1) semplificazione dell'accesso alla class action; 2) estensione del campo di applicazione della class action; 3) eliminazione dei disincentivi a intraprendere azioni di tutela.