martedì 7 aprile 2009
Il presidente del Consiglio aggiorna il bilancio del sisma e fa il punto delal situazione: 7mila sono gli uomini al lavoro. Misure straordinare per la ricostruzione: la costruzione di una "new town", ammortizzatori sociali estesi a lavoratori autonomi, recupero dei beni culturali.
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A 35 ore dal terribile terremoto che ha devastato il capoluogo aquilano il premier Berlusconi torna in elicottero sui luoghi del disastro e fa il punto sulle vittime, i danni e le operazioni di soccorso messe in moto grazie alla macchina della protezione civile, invitando la popolazione "a non tornare nelle case per il rischio di nuove scosse".Bilancio Il bilancio del sisma, come ha spiegato Berlusconi in una conferenza stampa organizzata nella sede della Scuola degli ispettori della Guardia di Finanza di Coppito (frazione de L'Aquila), parla di 207 vittime e 15 dispersi. I feriti sono stati poco più di 1000, 500 già ospedalizzati, mentre 100 destano "in condizioni difficili", ha precisato il premier. Le operazioni di "estrazione delle vittime durerà altre 48 ore", nel frattempo in soccorso degli sfollati in Abruzzo sono state allestite, o sono in via di allestimento, 20 tendopoli dotate di 16 cucine da campo. "C'è davvero da fare i complimenti ai soccorritori", ha poi aggiunto il premier, che ha voluto anche ringraziare i leader di tutto il mondo per gli aiuti proposti e la solidarietà mostrata in questi due giorni a seguito del terremoto in Abruzzo. Berlusconi ha espresso apprezzamento per la "grande vicinanza" offerta dai capi di Stato e di governo di tutto il mondo sottolineando però che al momento l'Italia "provvederà da sola".I soccorsi. In totale il personale al lavoro per i soccorsi alle zone colpite dal terremoto a L'Aquila sono7.000. Nelle aree devastate dal sisma sono a lavoro 2.250 vigili del fuoco, 1.020 addetti alla ricezione nei campi base, 1.000 unità delle forze armate, metà nelle tende e metà in caserma, 1.200 uomini delle forze dell'ordine, "per impedire interventi malevoli nei confronti delle case lasciate vuote", più altri 2.000 soccorritori.La ricostruzione. Il premier ha poi annunciato una serie di provvedimenti allo studio del governo per la ricostruzione. Prima verrà effettuato un inventario dei beni culturali danneggiati dal terremoto che ha colpito L'Aquila e le zone limitrofe e poi verrà messo a punto un piano degli interventi. "Ho chiesto a Bondi (ministro dei beni culturali, ndr) di non venire subito per non congestionare gli interventi di soccorso - ha detto il premier -. Quando Bertolaso darà il via faremo un inventario e poi metteremo a punto il piano degli interventi" per il patrimonio artistico danneggiato dal sisma.Il Governo sta studiando la possibilità di far rientrare nel provvedimento sugli ammortizzatori sociali aiuti a sostegno dei piccoli imprenditori che hanno avuto la loro attività danneggiata dal terremoto in Abruzzo. "Stiamo studiando - ha detto Berlusconi - di ricomprendere negli ammortizzatori sociali anche i lavoratori autonomi che dovessero aver subito la perdita della loro attività: i commercianti, i bar". Quanto alla ricostruzione Berlusconi ha annunciato che la prima "new town" prevista dal cosiddetto Piano casa potrebbe nascere proprio ai margini de L'Aquila. Il premier ha ricordato che per questi nuovi insediamenti "si chiederà ai giovani di prenotarsi" e che i fondi saranno disponibili con un impiego di risorse da parte dei privati.La telefonata con Obama. Silvio Berlusconi è in visita alla tendopoli di San Demetrio, alle porte de L'Aquila ed è li che riceve la lunga telefonata del presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Il presidente si apparta per lunghi minuti e quando torna spiega ai cronisti di aver appunto ricevuto unatelefonata da Obama e che il presidente degli Stati Uniti gli ha detto che "gli Usa sono a disposizione per qualunque esigenza e che il popolo e il governo americano sono vicini al paese amico che è l'Italia". "Poi - ha spiegato il premier - mi anche ringraziato per la collaborazione che abbiamo avuto in questi tre giorni europei. Gli ho spiegato la situazione del terremoto e gli ho detto che se volevano dare un segno tangibile della loro vicinanza, noi avremmo fatto l'inventario delle cose da ricostruire. Sevorranno, quindi, potranno prendersi la responsabilità della ricostruzione di beni culturali e chiese. Noi saremmo lietissimi di avere questo sostegno, un contributo alla ricostruzione". Berlusconi quindi ipotizza che gli Stati Uniti possano in qualche modo ricostruire un piccolo quartiere e averne poi ilmerito. Alla domanda dei cronisti di che cosa ne avesse risposto Obama il premier ha spiegato: "Mi ha detto che è un'ottima idea e che ne parleremo durante il mio viaggio a Washington".
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