Il gip di Milano Cristina Di Censo ha accolto la richiesta della procura e ha rinviato a giudizio immediato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi con le imputazioni di concussione e prostituzione minorile nell'ambito del procedimento che ruota attorno alla figura della giovane marocchina Karima el Mahroug, detta Ruby. Lo ha comunicato il presidente dell'ufficio gip Gabriella Manfrin con una nota letta ai giornalisti, in cui si precisa che il processo inizierà il prossimo 6 aprile davanti alla quarta sezione penale del Tribunale di Milano.Berlusconi sarà giudicato da un collegio composto da tre giudici donne: Giulia Turri, Carmen D'Elia e Orsola De Cristofaro. Nella nota si legge che il gip - che con la decisione di concedere il processo immediato ha implicitamente ritenuto che la competenza sia del Tribunale di Milano o non del Tribunale dei Ministri - ha individuato come parti lese Ruby (per il reato di prostituzione minorile) e il ministero dell'Interno (per il reato di concussione).La difesa del premier ha ora 30 giorni di tempo dal deposito degli atti della decisione di oggi per presentare un'istanza di rito alternativo, come il patteggiamento, o più verosimilmente il rito abbreviato, che comporta la riduzione di un terzo della pena prevista e inoltre si svolge davanti a un gip, a porte chiuse, e non in pubblico dibattimento.
CAPEZZONE (PDL): TUTTO SECONDO COPIONE MA NON PRAEVALEBUNT"La decisione del gip di Milano ricalca un copione perfino scontato. La situazione è davvero paradossale: non ci sono né i reati né le vittime, ma c'è il processo a tamburo battente, e soprattutto c'è un processo mediatico già in corso da settimane sotto forma di gogna anti-Premier. Il silenzio dei garantisti di sinistra è un epitaffio politico per loro: è evidente il tentativo della sinistra, sconfitta sia nelle urne che nelle aule parlamentari, di usare la scorciatoia giudiziaria per una spallata. Ma non si illudano: non praevalebunt". Lo dichiara in una nota Daniele Capezzone, portavoce del Pdl.
FRANCESCHINI (PD): BERLUSCONI CI RISPARMI SPETTACOLO DI UN PREMIER PROCESSATO"Berlusconi si proclama perseguitato e innocente, allora vada dai giudici come tutte le persone che non hanno nulla da nascondere e risparmi al Paese l'immagine di fronte al mondo di un presidente del Consiglio processato per prostituzione minorile e concussione". Così il presidente dei deputati del Pd, Dario Franceschini, commenta le ultime evoluzioni del Rubygate.
BERSANI (PD): CHIEDIAMO DIMISSIONI DEL PREMIER"Io la penso come Franceschini, chiederemo le dimissioni di Berlusconi". Lo dice Pier Luigi Bersani. "La situazione è insostenibile, come dico da tempo - ha detto il segretario del Pd - La magistratura deve fare il suo mestiere. Noi non ci occupiamo di reati, non ci occupiamo di peccati, ma dell'Italia e non vogliamo che l'Italia vada allo sbando".
MANTOVANO (PDL): INDAGINE SPRINT SU BERLUSCONI,CHE DICE L'ANM?Un'indagine "sprint" ha portato al giudizio immediato per il premer Silvio Berlusconi. Lo fa notare il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano. "Attendendo con ansia la nota dell'Anm a tutela dell'indipendenza della magistratura contro le scomposte reazioni del Centrodestra - spiega Mantovano - chiedo al presidente Palamara, giacché c'è, di illustrare i tempi medi di indagine e di citazione a giudizio, dentro e fuori il circondario di Milano, per reati come rapine ed estorsioni: siamo tutti pronti ad applaudire se sono in linea con lo sprint seguito per l'indagine su Ruby. O la legge non è uguale per tutti anche quanto alla lunghezza dei processi?".
BELISARIO (IDV), BERLUSCONI SIEDA SU BANCO IMPUTATI"Ora che Berlusconi è ufficialmente imputato, tolga l'incomodo e si rimetta al giudizio del Tribunale. È un suo dovere nei confronti delle istituzioni e del paese: chiunque assecondi la sua allergia alla legge si renderà complice di uno scandalo inaudito". Così Felice Belisario, capogruppo dell'Italia dei Valori in Senato. "È fuori dal mondo - sottolinea l'esponente dipietrista - che un presidente del Consiglio imputato per prostituzione e concussione non decida di dimettersi. Se è scontato che i peones berlusconiani si straccino le vesti, la Lega non si renda corresponsabile del tentativo di agire fuori da ogni attribuzione legittima e tolga l'appoggio al Cavaliere".
ALFANO (PDL): PREMIER HA FORTE MANDATO, VALE PRESUNZIONE INNOCENZA"Il premier ha un forte mandato conferitogli dagli italiani ed è un mandato non nato occasionalmente ma reiterato in almeno tre circostanze", ovvero alle elezioni "politiche, europee e regionali". Lo sottolinea il ministro della Giustizia Angelino Alfano. Sulla possibilità di un passo indietro da parte del presidente del Consiglio, Alfano chiede: "E la presunzione di innocenza? Allora tutti gli indagati sono colpevoli? Tutti devono fare un passo indietro?".
GRANATA (FLI): OBBLIGO DI DIMISSIONI"Il rinvio a giudizio immediato per reati gravissimi e infamanti obbliga il premier a fare subito un passo indietro per salvaguardare ciò che resta della dignità nazionale". Lo afferma in una nota Fabio Granata di Fli.