giovedì 18 giugno 2009
L'inchiesta della procura di Bari da cui sono emersi particolari su presunte feste a palazzo Grazioli infiamma il mondo politico, con il centrodestra schierato a difesa del presidente del Consiglio e l'opposizione all'attacco. Berlusconi: stabilità del governo fuori discussione.
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L'inchiesta della procura di Bari da cui sono emersi particolari su presunte feste a palazzo Grazioli infiamma il mondo politico, con il centrodestra schierato a difesa del presidente del Consiglio e l'opposizione all'attacco. E Berlusconi, che ieri aveva parlato di "spazzatura" pubblicata sui giornali, oggi durante un incontro a palazzo Chigi sulla Fiat torna sulla questione: Ognuno di noi farà la sua parte - avrebbe detto il premier secondo quanto riferito da fonti sindacali e di governo - non date retta a questi rumors su Draghi e Tremonti con i quali c'è un buon rapporto, tanto che con Tremonti c'è un rapporto di affetto. Questi rumors sono infondati: la stabilità del governo è fuori discussione. L'indagine di Bari. Tutto nasce dall'indagine della Procu­ra di Bari, destinata a mettere sottosopra il mondo politico ed imprenditoriale. Dalle intercet­tazioni su un caso di presunta corruzione per appalti nel set­tore della sanità a carico dei no­ti imprenditori baresi Giampao­lo e Claudio Tarantini, mazzette in cambio di appalti, sembre­rebbe infatti emergere un nuo­vo filone di indagine per indu­zione alla prostituzione, ma gli accerta­menti sono solo all’ini­zio e i fatti sono tutti da verificare.Nel corso di una indagine su alcuni appalti dell’azienda Tecnohospital, dei fratelli Tarantini, sarebbe stata intercettata una telefonata nel­la quale Giampaolo Tarantini, parla di feste con il premier Ber­lusconi a palazzo Grazioli ed a Villa Certosa, a cui avrebbero preso parte ragazze pagate per partecipare. E la 'scossa ', in an­teprima offerta dal 'Corriere del­le Sera', ha anche un nome e co­gnome: Pa­trizia D’Ad­dario. Sareb­be lei una delle ragaz­ze che, a pa­gamento, a­vrebbe accettato di partecipare alle feste di Palazzo Grazioli e che al giornale ha rilasciato un’intervista spiegando la sua versione dei fatti. E dal raccon­to della ragazza, in un primo momento candidata alle elezio­ni al Comune di Bari nell’ambi­to della lista collegata al Pdl, 'la Puglia prima di tutto', e poi riti­ratasi, emerge un racconto che sarebbe supportato, a suo dire, anche da registrazioni e testi­moni. La sua candidatura, spie­ga la D'addario, sarebbe nata do­po la partecipazione a due feste a Palazzo Grazioli, per le quali a­vrebbe ricevuto un compenso in denaro. La ragazza dice anche «racconto perché ho capito che mi hanno ingannata. Avevo chiesto soltanto un aiuto per un progetto al quale tengo molto e invece mi hanno usata».Reazioni. Per il deputato del Pdl e legale di Silvio Berlusconi, Nicolò Ghedini, l'inchiesta non riguarda in alcun modo il premier che "non ha bisogno di pagare ragazze per andare con lui". L'indagine, aggiunge, è "nei confronti del Tarantini, mica di Berlusconi. Il presidente non c'entra nulla", dice Ghedini al 'Corriere della sera'. "Secondo lo schema della D'Addario, che a noi non risulta corretto, Berlusconi sarebbe soggetto inconsapevole", ha continuato Ghedini, "se io vado a casa del presidente e per fare bella figura, presentandomi con una bella donna, pago un'accompagnatrice è difficile che lui possa saperlo". E se anche poi vi fossero rapporti, lui "continuerebbe a non sapere e quindi non può avere nessuna implicazione nè giuridica nè morale". Dunque, "non c'è alcuna possibilità di collegamento tra il presidente e questa indagine", ha aggiunto. Quanto a Patrizia D'Addario, "dice cose prive di fondamento, a quanto mi è dato di sapere" e "la situazione è risibile":E se Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl a Montecitorio, parla di "uso politico" dell'inchiesta barese, l'opposizione attacca: Per Marina Sereni, vice capogruppo del Pd alla Camera, "mentre un milione di italiani, in due anni, ha perso il lavoro o è andato in cassa integrazione, mentre la crisi, nonostante i lievi segni di ripresa, si preannuncia ancora lunga e difficile, il Paese è bloccato sulla vita privata del presidente del Consiglio e sulle accertate o presunte feste di Casoria, villa Certosa, palazzo Grazioli"."Siamo molto preoccupati, dalla ricattabilità del premier - conclude Massimo Donadi, capogruppo dell'Idv alla Camera - dalla vita spericolata e dalle frequentazioni quantomeno ambigue e dalla perdita di prestigio e credibilità internazionale che tutto ciò comporta".
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